Montechiarugolo, vede il ladro dalle telecamere torna a casa e lo blocca: 33enne arrestato

SMA MODENA
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Erano le ore 22:00 del 9 maggio quando un ristoratore di origini orientali 30enne, impegnato nella gestione della sua attività commerciale in città, ha ricevuto sul cellulare una notifica di allarme che gli segnalava un’intrusione all’interno della sua abitazione di Monticelli Terme.

Il 30enne, con lo smartphone, si è subito connesso da remoto al sistema di videosorveglianza installato a casa constatando la presenza di uno sconosciuto che si aggirava furtivamente tra le stanze, illuminando il percorso con una torcia elettrica.

Senza esitare un istante, il ristoratore ha interrotto il suo lavoro e in compagnia di un collega fidato, è salito in auto per raggiungere la sua abitazione nel minor tempo possibile.

Una volta arrivati, i due uomini hanno sorpreso un individuo nel cortile antistante casa, che il 30enne ha riconosciuto, come verificato tramite il monitoraggio continuo delle telecamere di sicurezza, nell’individuo che era appena uscito dal suo appartamento.

Il sospetto, accortosi di essere stato scoperto, nel disperato tentativo di fuggire, avrebbe reagito con violenza, spintonando con forza il 30enne e il suo collega, i quali, con notevole difficoltà e dopo una breve colluttazione che fortunatamente non ha avuto conseguenze significative lesive, sono riusciti a fermarlo.

Nel frattempo, attratti dal trambusto e dalle grida, alcuni passanti si sono avvicinati e, comprendendo la gravità della situazione, hanno allertato i Carabinieri tramite il numero di emergenza.

Una pattuglia dei Carabinieri della stazione di Monticelli Terme, in servizio perlustrativo in zona,  è giunta sul posto in tempi brevissimi e ha preso in custodia l’uomo, successivamente identificato in un 33enne italiano residente in Piemonte e già gravato da plurime vicende di polizia per reati analoghi e condanne per reati contro il patrimonio.

L’immediata perquisizione personale del 33enne ha permesso di rinvenire nella sua disponibilità, nascosti nelle tasche degli abiti indossati, diversi oggetti preziosi in oro, tra cui collane, bracciali e anelli, nonché una somma di denaro contante di quasi 500 euro.

Il ristoratore 30enne, ha immediatamente riconosciuto gli oggetti e il denaro come beni di sua proprietà, confermando che erano stati appena sottratti dal suo appartamento.

Secondo la ricostruzione dei fatti effettuata dai Carabinieri durante le indagini, grazie anche all’acquisizione delle registrazioni video estrapolate dall’impianto di sorveglianza domestico, il 33enne si sarebbe arrampicato fino al balcone del primo piano dell’immobile, sfruttando la sua posizione privilegiata sull’area del cortile.

Una volta raggiunto il balcone, l’uomo avrebbe forzato una porta finestra per introdursi all’interno dell’appartamento e utilizzando la luce del suo telefono cellulare avrebbe sistematicamente rovistato nei cassetti e negli armadi alla ricerca di oggetti di valore, riuscendo a impossessarsi dei monili in oro e del denaro contante rinvenuti durante la perquisizione.

La vittima, ancora scossa dall’accaduto, si è recata immediatamente presso la Caserma dei Carabinieri di Monticelli Terme dove ha formalizzato la denuncia ritornando in possesso dei suoi beni.

Al termine di un’accurata attività investigativa, che ha compreso l’ascolto di tutti i testimoni presenti e l’acquisizione dei necessari riscontri probatori, il 33enne, che nel tentativo di garantirsi la fuga dopo il furto in abitazione avrebbe fatto ricorso alla violenza fisica nei confronti della vittima e del suo collega, è stato dichiarato in stato di arresto poiché ritenuto il presunto responsabile del più grave reato di rapina e successivamente tradotto presso la Casa Circondariale di Parma.

Il Giudice per le Indagini Preliminari, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti dell’indagato la prosecuzione della misura cautelare della custodia in carcere, in attesa del processo.

È doveroso precisare che l’arrestato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione sarà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale. La sua colpevolezza potrà essere definitivamente accertata solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.  

Comando Provinciale Carabinieri di Parma