
A prima vista, l’area verde istituita dal Comune di Parma appare come una specie di dilemma da risolvere: limitando l’accesso ad alcune tipologie di auto – per lo più vecchie – la misura colpisce soprattutto i ceti meno abbienti della città, così l’amministrazione ha così pensato di esentare dalla misura i cittadini con Isee inferiore a 19000 euro. Un’idea che certo rende più “giusta” la nuova Ztl, ma che al contempo ne limita enormemente la portata, perché gli esentati non avranno alcun incentivo a cambiare le proprie abitudini e il ceto medio-alto farà esattamente come avrebbe fatto senza la Ztl. Siamo dunque condannati a “tanto rumore per nulla”?
Assolutamente no. Molto più semplicemente, abbiamo bisogno di una classe dirigente locale capace di giocare una partita ambiziosa: rendere Parma una città carbon neutral entro il 2030. Come fare, se misure come l’area verde non sono altro che pannicelli caldi? Noi proponiamo un profondo potenziamento del sistema di trasporto pubblico, unito alla sua gratuità. Una volta messa a disposizione dei cittadini un’alternativa sostenibile all’auto privata, ecco che l’area verde – senza esenzioni, valida pure per le auto elettriche di ultimissima generazione – diventa una politica ambientale molto efficace.
E c’è di più. Un Comune non può certo fare politica industriale, ma può mandare segnali precisi e importanti: l’elettrificazione del trasporto pubblico potrebbe essere la nuova frontiera di uno sviluppo finalmente rispettoso dell’ambiente. La partita che segnerà la nostra epoca si gioca su questo campo. Chi crede di partecipare addossando i costi alle classi popolari o proponendo misure puramente cosmetiche farebbe bene a ritirarsi subito: il fallimento non è più un’opzione.
Andrea Bui – Potere al Popolo Parma