
“Possiamo ringraziare Venturi per l’impegno profuso, non certo per i risultati che non ha ottenuto come Assessore, né, tantomeno, come commissario all’emergenza per l’epidemia”.
È quanto hanno dichiarato i due consiglieri regionali del Gruppo Lega Salvini Emilia-Romagna, Fabio Rainieri, Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e Emiliano Occhi riguardo all’annunciata fine dell’incarico come commissario regionale straordinario per l’emergenza epidemica svolto da Sergio Venturi, già Assessore regionale alla salute dal 2015 fino al febbraio scorso.
“Abbiamo aspramente criticato l’azione di Venturi come amministratore della sanità regionale e non abbiamo certo cambiato idea oggi – hanno proseguito i due leghisti – Rimangono infatti evidenti alcuni gravi errori come la chiusura del punto nascite di Borgotaro, il non voler arrestare il generale ridimensionamento in atto da anni della sanità di Parma e provincia, in particolare dell’Ospedale Maggiore e l’indebolimento di una sanità territoriale che se fosse stata realmente ben organizzata avrebbe potuto affrontare meglio anche l’attuale epidemia di covid-19. Quanto al suo operato di commissario ci sono troppe ombre su come l’epidemia è stata gestita. Tra queste i ritardi clamorosi nei tamponi: ancora ieri, pazienti che vi sono stati sottoposti dopo 20 giorni di attesa, dovranno attendere ancora almeno una settimana per avere risposta. Il dato dell’aumento dei decessi nelle varie province durante il periodo dell’epidemia rispetto allo stesso periodo negli anni precedenti è inconfutabile e prova che a Piacenza come anche a Parma qualcosa non è funzionato a dovere. Gli ospedali di questi territori si sono saturati e se ne è usciti grazie al sacrificio di medici, infermieri e di tutti gli altri operatori impegnati a soccorrere e assistere i malati. Sono queste persone che non finiremo mai di ringraziare per quello che hanno dato alla nostra comunità. L’ultima criticità, tra le tante, è poi quella della cura con il plasma che in Emilia-Romagna ci si rifiuta aprioristicamente a sperimentare”.
“Ma la principale colpa di Venturi è quella di avere contribuito alla narrazione falsa di Bonaccini e del PD che l’Emilia-Romagna è la Regione modello per la sanità a livello mondiale – hanno concluso Rainieri e Occhi – Non è così ed è stato dimostrato anche durante questa epidemia, nella quale il miglior modello di gestione è stato quello del Veneto, Regione governata dal leghista Zaia che si è dimostrata più pronta nell’emergenza e più capace di adeguare la sua azione alle esigenze che via via si manifestavano. Altro che il solito spocchioso autoelogio, per la sanità emiliano-romagnola ci vorrebbe un bel bagno di umiltà”.