Parma: arrestati due ex collaboratori di giustizia per usura. Applicavano interessi fino al 450%

SMA MODENA

Questa mattina, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip presso il Tribunale di Parma su richiesta della Procura della Repubblica, ufficiali e agenti della Polizia di Parma hanno arrestato due soggetti, entrambi ex collaboratori di giustizia, perchè ritenuti responsabili di plurimi episodi di usura in danno di cittadini e piccoli imprenditori dal 2011 ad oggi.

A partire dalla fine del 2017, attraverso indagini condotte dalla Questura di Parma, era emersa un’anomala disponibilità di denaro da parte di un collaboratore di giustizia presente nella provincia di Parma da circa 10 anni; l’uomo, infatti, appariva condurre uno di stile di vita ben superiore alle possibilità consentite dallo stipendio percepito per la sua attivi lavorativa nota.

L’uomo, approfittando della credibilità che gli era garantita dal suo status di collaboratore di giustizia (che egli ostentava con colleghi e conoscenti) e millantando amicizie, conoscenze e coperture, si rendeva disponibile ad “aiutare” persone che necessitavano di denaro, applicando tassi di interesse tra il 130% e il 450%. Il tutto con l’ausilio della sua compagna.

Nei casi in cui i destinatari dei prestiti non erano in grado di fare fronte agli impegni assunti, l’uomo, alternando blandizie a velate minacce collegate al suo passato criminale ed alla disponibilità di armi, costringeva i debitori a reperire il denaro “dovuto” o con ulteriori prestiti d lui stesso erogati (innescando così un circolo vizioso) o cedendogli la titolarità di quote di società, beni immobili o veicoli attraverso dei prestanome.