
Un incontro tra amici si trasforma in emergenza: dopo aver fumato hashish e marijuana portati da uno di loro, un giovane è stato colto da un improvviso malore e trasportato in ospedale.
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Nella serata dell’11 febbraio, una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente è intervenuta tempestivamente in via Giolitti a seguito di una segnalazione pervenuta sul numero di emergenza 112 da parte della centrale operativa delle emergenze sanitarie.
Sul posto, all’interno dell’appartamento indicato, i militari hanno trovato personale del 118 che stava prestando il primo soccorso ad un 20enne colpito da un malore improvviso dopo aver assunto sostanze stupefacenti.
Secondo le prime ricostruzioni effettuate dagli investigatori, il ragazzo e due suoi amici coetanei avrebbero fumato sostanze cannabinoidi, azioni queste che risulterebbero potenzialmente e probabilmente compatibili con il sopravvenuto malore che ha colpito il giovane.
Il ragazzo è stato trasportato in ospedale con l’ambulanza in codice rosso e fortunatamente non risulta essere in pericolo di vita.
Durante le indagini condotte dai Carabinieri, sono stati identificati i due amici del malcapitato, scoprendo che i tre si erano riuniti a casa sua e nell’occasione si erano intrattenuti consumando dello stupefacente.
Il controllo approfondito degli operanti ha permesso di reperire, a carico di uno dei presenti, la disponibilità di circa 6 grammi tra hashish e marijuana, sostanze che erano state manipolate per confezionare degli spinelli che tutti e tre avevano fumato fino al momento del malessere.
Gli amici preoccupati per la salute del loro compagno hanno immediatamente chiamato il numero d’emergenza 118 non appena si sono resi conto della gravità della situazione. La prontezza nel chiedere aiuto ha sicuramente contribuito a evitare conseguenze più gravi.
I Carabinieri, a conclusione degli accertamenti svolti, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma uno degli amici della vittima, un 24enne italiano residente in città, ritenuto il presunto responsabile di spaccio di sostanze stupefacenti.
Secondo l’art. 73 del Testo Unico sugli Stupefacenti (D.P.R. 309/1990), anche la cessione gratuita di droga può configurarsi come reato di spaccio. Lo spaccio di droga è definito come la vendita, la cessione, la distribuzione o anche la semplice offerta di sostanze stupefacenti a terzi, anche se in piccole quantità e gratuitamente. Pertanto, offrire una canna a qualcuno può essere considerato un atto di spaccio ai sensi della legge italiana.
È obbligo rilevare che l’odierno indagato è allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente e che, la sua posizione, verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
Comando Provinciale Carabinieri di Parma