
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Parma hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 31enne straniero, ritenuto il presunto responsabile di lesioni aggravate e soggiorno illegale sul territorio nazionale. Il 31enne, sul cui conto risultava pendente un ordine di espulsione dal territorio nazionale, è stato successivamente accompagnato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Gradisca D’Isonzo in attesa della sua formale espulsione.
L’attività di polizia ha tratto origine nella mattina del 12 marzo, quando due militari, mentre stavano percorrendo a piedi Via Cavestro, hanno notato due uomini litigare violentemente. I militari hanno immediatamente richiesto l’intervento di una pattuglia e in attesa del loro arrivo, hanno cercato di dividere i litiganti. Hanno constatato che uno dei due brandiva una cintura avvolta nella mano, mentre l’altro presentava una ferita al volto.
Sul posto è intervenuta rapidamente una pattuglia della Sezione Radiomobile, che ha messo in sicurezza l’area e ha contattato il 118 per le cure della persona ferita, un 18enne magrebino, che è stato trasportato in ospedale dove gli è stata diagnosticata una frattura delle ossa nasali.
Il presunto aggressore invece, identificato in un 31enne nigeriano, ha riferito di essere stato istigato dal 18enne che lo aveva precedentemente infastidito per futili motivi.
Gli operanti, dopo aver identificato e sentito alcuni testimoni presenti durante l’aggressione, hanno accompagnato il 31enne nella caserma di strada delle Fonderie per approfondire il controllo in relazione al suo status di clandestinità.
A conclusione dell’attività di polizia, per il 31enne, risultato destinatario di un provvedimento di espulsione disposta dalle Autorità di pubblica sicurezza locali, è stato disposto l’accompagnamento al “Centro di Permanenza per il Rimpatrio” di Gradisca D’Isonzo. I Carabinieri hanno provveduto al suo accompagnamento dove il 31enne rimarrà a disposizione in attesa di essere definitivamente espulso dal territorio nazionale con il rimpatrio nel suo Paese d’origine.
Parallelamente, in ragione del suo comportamento, al termine degli accertamenti compiuti e acquisiti i necessari riscontri probatori, il 31enne è anche stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per lesioni personali aggravate dall’utilizzo della cintura.
È obbligo rilevare che l’odierno indagato è allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
Comando Provinciale Carabinieri di Parma