Nei giorni scorsi, a conclusione di una tempestiva attività d’indagine, i Carabinieri della Stazione di San Pancrazio hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica un 21enne italiano che, al seguito delle necessarie verifiche, è ritenuto il presunto responsabile di rapina in danno di un 26enne parmigiano.
L’indagine è stata avviata a seguito della denuncia presentata il 27 dicembre dalla vittima presso la caserma di San Pancrazio.
Secondo la ricostruzione dei fatti, nella notte di Santo Stefano, il 26enne si trovava in un’area verde in zona Crocetta quando sarebbe stato avvicinato da un ragazzo più giovane, che la vittima avrebbe riconosciuto come una vecchia conoscenza con la quale si sarebbero accumulati attriti e dissapori nel corso del tempo.
Stando al racconto della vittima, il 21enne avrebbe manifestato il suo risentimento, ripercorrendo alcuni episodi che avevano generato incomprensioni tra i due.
Quello che inizialmente sembrava un semplice chiarimento avrebbe presto preso una piega inaspettata.
Improvvisamente, il giovane avrebbe spinto con violenza il 26enne, facendolo cadere a terra. Una volta a terra, l’aggressore lo avrebbe schiaffeggiato ripetutamente e con un gesto fulmineo, gli avrebbe strappato il portafogli dal marsupio, impossessandosi di una banconota da 50 euro. Prima di allontanarsi, avrebbe minacciato la vittima, intimandogli di non farsi più vedere nel quartiere.
Il giorno seguente, il 26enne, ancora scosso dall’accaduto, si è rivolto ai Carabinieri di San Pancrazio, fornendo una descrizione dettagliata dell’aggressore e indicazioni preziose per la sua identificazione.
I militari, grazie alla precisione del racconto, sono riusciti rapidamente a restringere il campo a una cerchia ristretta di giovani già noti alle forze dell’ordine per precedenti controlli nella zona. Proprio questi controlli, uniti alle informazioni fornite dalla vittima, si sono rivelate fondamentali per l’identificazione del presunto responsabile della rapina: si tratta di un 21enne italiano residente in città.
Al termine di accurate indagini e in presenza di concreti elementi probatori, per il 21enne è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria.



