Parma ricorda Carlo Alberto Dalla Chiesa: “Un esempio di legalità che ci responsabilizza ancora oggi”

SMA MODENA
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Nel 43° anniversario dell’omicidio, la città ha reso omaggio al generale, alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente Domenico Russo. Autorità civili, militari e cittadini riuniti per tenere viva la memoria di un uomo che ha incarnato i valori di giustizia e resistenza.

Il silenzio raccolto del cimitero della Villetta ha fatto da cornice, questa mattina alla cerimonia di commemorazione del 43° anniversario dell’omicidio del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato il 3 settembre 1982 a Palermo, insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo.

L’iniziativa, organizzata dalla Prefettura e dal Comune di Parma con il contributo dell’Associazione Nazionale Carabinieri, ha preso avvio alle 9.15 con la celebrazione della Santa Messa nell’Oratorio di San Gregorio Magno, officiata dal cappellano militare Don Luca Giuliani.

Alla cerimonia hanno preso parte le più alte autorità civili e militari: il prefetto Antonio Lucio Garufi, il sindaco Michele Guerra, il colonnello Andrea Pagliaro, comandante provinciale dei Carabinieri, il rettore dell’Università Paolo Martelli, il questore Maurizio Di Domenico e il comandante provinciale della Guardia di Finanza Alessandro Giuseppe Nuzzo, insieme ai rappresentanti delle associazioni combattenti, d’arma e della Croce Rossa Italiana.

Dalla Chiesa è una figura fondamentale per il nostro paese – ha sottolineato il sindaco Michele Guerra – perché incarna i valori di legalità, giustizia e resistenza. Il fatto che riposi qui a Parma ce lo rende ancora più vicino e ci spinge a lavorare sulla promozione della cultura della legalità, soprattutto tra i giovani. Grazie alla Prefettura lo abbiamo fatto nelle scuole, attraverso mostre, con momenti di approfondimento che servono a portare nell’attualità questi valori intramontabili che sono molto urgenti da portare avanti anche oggi”.

Parole di profonda riconoscenza anche da parte del colonnello Pagliaro, che ha definito il generale “un esempio straordinario di servizio alla nazione”, e del prefetto Garufi, che ha ricordato come “la sua sia stata una vita interamente dedicata alle istituzioni e alla democrazia”.

Dopo la messa, un corteo istituzionale ha accompagnato le corone di fiori fino alla tomba del generale, dove si è svolto un momento di raccoglimento.

Quarantatré anni dopo, il sacrificio di Carlo Alberto Dalla Chiesa continua a rappresentare un faro di legalità. Parma lo custodisce nella memoria collettiva, consapevole che il suo riposo nella Villetta non è solo un simbolo, ma anche un monito a non abbassare mai la guardia.