
Parma si prepara a diventare per tre giorni il centro del dibattito nazionale e internazionale. Dal 19 al 21 settembre 2025, piazza Garibaldi ospiterà il Festival di Open, l’iniziativa del quotidiano online fondato da Enrico Mentana e diretto da Franco Bechis. L’appuntamento, ormai diventato una tradizione per la città, porterà sul palco politici, artisti, giornalisti, intellettuali e protagonisti della scena culturale e sociale italiana, con un programma ricco di incontri, panel e spettacoli a ingresso libero
Il palinsesto dell’edizione 2025 alza ulteriormente l’asticella, con ospiti di primo piano e temi che spaziano dalla politica nazionale alla geopolitica internazionale. Attesi a Parma i ministri Giancarlo Giorgetti, Antonio Tajani e Marina Elvira Calderone, insieme alla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, per confrontarsi sui grandi nodi del Paese. Spazio anche al Medio Oriente, con un dialogo tra voci di rilievo come l’ex premier israeliano Ehud Olmert, l’ex ministro degli Esteri palestinese Nasser Al Kidwa e il Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa. Un focus speciale sarà dedicato a Gaza e alle prospettive di pace, con contributi di Unicef, Medici Senza Frontiere e della Global Sumud Flotilla
Non mancheranno momenti di riflessione sulla società contemporanea, come l’intervento di Gino Cecchettin, fondatore della Fondazione Giulia Cecchettin impegnata nella lotta contro femminicidi e violenza di genere. Sul fronte dell’analisi geopolitica, invece, spazio alle lectio magistralis di Dario Fabbri e agli approfondimenti di Cecilia Sala, che riceverà il Premio Festival Open 2025. Accanto a talk e dibattiti, il festival proporrà anche incontri dedicati alla cultura popolare e all’intrattenimento, con protagonisti come Cesare Cremonini, Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, Ghemon, Luca Ravenna, Neffa, Emma Nolde e Mara Sattei.
“La collaborazione con Open Festival è ormai una tradizione importante per la nostra città. Grazie a questa iniziativa, Parma vive alcuni giorni speciali in cui la piazza diventa luogo di incontro con alcune tra le più rilevanti personalità della politica, della cultura, dell’arte e della società italiana, con uno sguardo sempre più internazionale – commenta il sindaco Michele Guerra -. Il fatto che si tratti di un’occasione vissuta sempre con partecipazione dalla città, è un segnale importante: dimostra quanto le nostre comunità abbiano voglia di confrontarsi sulle questioni centrali, dalla politica alla geopolitica, per comprendere meglio i complessi scenari del mondo contemporaneo. La collaborazione con Open Festival funziona, perché negli anni ha saputo costruire anche un rapporto serio e proficuo con l’Università di Parma. È questo ciò che le città devono augurarsi: trovare partner capaci di stimolare riflessione e pensiero”.
“Quest’anno abbiamo voluto alzare ulteriormente il livello rispetto alle edizioni passate, portando al Festival nomi di grande spessore capaci di raccontare un’attualità complessa e difficile da spiegare, sia dal punto di vista nazionale che internazionale. Ci sarà uno spazio dedicato all’intrattenimento, con artisti e protagonisti della cultura popolare. Da Riccardo Zanotti a Cesare Cremonini, passando per Luca Ravenna e Ghemon, il nostro sarà un palinsesto ricco, vario e di altissima qualità – sottolinea Alice Mentana, Amministratrice Delegata di Open -. “Nel corso delle giornate ci saranno tanti panel su Gaza e Medio Oriente, con ospiti come l’ex ministro degli Esteri palestinese Al Kidwa, l’ex primo ministro israeliano Olmert, il portavoce italiano dell’Unicef, un’infermiera palestinese di Medici Senza Frontiere, un contributo video dalla Flotilla, ma anche un’analisi con Dario Fabbri e poi con Cecilia Sala, giornalisti esperti di medio oriente. Per riflettere e dialogare su come portare la pace e ricostruire il futuro.”
Il programma partirà venerdì 19 settembre con i saluti istituzionali del sindaco Michele Guerra e di Enrico Mentana, seguiti da un collegamento speciale con il Patriarca Pizzaballa e da un dialogo tra Beppe Sala e Guerra sul ruolo delle città. Nel pomeriggio spazio ai giovani con un panel su Parma Capitale Europea dei Giovani 2027 e alle interviste di Giorgetti ed Elly Schlein. La giornata si chiuderà con un incontro che unirà dialogo e musica grazie alle performance live di Emma Nolde e Mara Sattei
Sabato 20 settembre sarà dedicato alla Generazione Z, con un confronto sul linguaggio contemporaneo guidato da Beatrice Cristalli e Paolo Danzì, e a temi come l’educazione finanziaria, la letteratura e il rapporto tra cronaca e media. Antonio Tajani sarà protagonista di un’intervista esclusiva, mentre il pomeriggio ospiterà la presentazione della serie Netflix “Il Mostro” e un dibattito sulla narrazione dei casi di cronaca. In serata, musica e spettacolo con Riccardo Zanotti, lo show di Luca Ravenna e Ghemon e un panel speciale sul conscious rap con Neffa.
Domenica 21 settembre la ministra Marina Elvira Calderone aprirà la giornata con un’intervista dedicata a lavoro e politiche sociali, seguita da una conversazione con Andrea Stroppa di SpaceX, Neuralink e xAI. Nel pomeriggio Dario Fabbri terrà la sua lectio magistralis sul mondo che cambia, prima di una serie di panel dedicati alla guerra a Gaza e alle prospettive di pace, con interventi di Olmert, Al Kidwa, Unicef, Msf e contributi dalla Global Sumud Flotilla. Il festival si concluderà con la consegna del Premio Festival Open a Cecilia Sala.
Tre giorni intensi per discutere, riflettere, raccontare e immaginare il futuro, in un mix di approfondimento, cultura e spettacolo che trasformerà Parma in un laboratorio di idee aperto al mondo.