Parma, tentato furto con “tecnica del passeggino” in un negozio di abbigliamento: arrestate tre 19enni

SMA MODENA
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Sono entrate all’interno dello “store” di una famosa catena di negozi, sito in pieno centro, spingendo un passeggino con un neonato dentro. Hanno riempito una borsa con diversi capi di abbigliamento dai quali avevano rimosso il sistema anti taccheggio occultandola sotto il passeggino ed hanno tentato di uscire senza pagare. Fermate dall’addetto alla sicurezza hanno consegnato tre capi di abbigliamento che aveva posizionato in bella mostra sul passeggino, pensando di riuscire a portare fuori il resto. L’intervento dei Carabinieri ha messo fine alle loro speranze.

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Parma, due giorni fa hanno tratto in arresto tre ragazze tutte 19enni, residenti in città poiché ritenute presunte responsabili di furto aggravato in concorso. Le tre ragazze, si sono presentate in negozio, spingendo un passeggino con un neonato seduto dentro, con la convinzione di non dare nell’occhio.

Una tecnica quella del “passeggino” arci nota ai dipendenti del negozio, che subito hanno addrizzato le antenne, monitorando le ragazze a distanza, mediante l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza installate nel negozio. Le tre giovani, hanno iniziato a girare fra gli scaffali, prelevando vari capi di abbigliamento, chiedendo consigli sull’abbinamento dei colori alle commesse. Ricevuti preziosi consigli, il passaggio successivo è stato quello di entrare nei camerini per provare i capi, uscendo poco dopo senza alcun capo in mano.

L’operazione è proseguita per diverso tempo, fino a quando le tre ragazze si sono presentate all’uscita ed una volta oltrepassate le barriere anti taccheggio sono state fermate dall’addetto alla sicurezza per un controllo. Il terzetto, piuttosto infastidito, facendo leva sulla presenza del neonato, consegnavano al responsabile del negozio alcuni capi che erano in bella mostra sul passeggino precisando che erano acquisti fatti in precedenza. Il responsabile da una rapida verifica, aveva constatato la rimozione del sistema anti taccheggio da tutti i capi e pertanto richiedeva l’intervento dei Carabinieri.

La pattuglia giunta sul posto, verificato quanto affermato dal responsabile, procedeva all’ispezione di una borsa posizionata nel porta oggetti del passeggino all’interno della quale venivano rinvenuti 13 capi di abbigliamento, un coltello da cucina ed una forbice  utilizzati per la rimozione dell’anti taccheggio, stante il vistoso buco presente su tutti i capi. Un’ispezione all’interno della borsa di una delle ragazze permetteva di rinvenire ulteriori capi d’abbigliamento. Il conteggio della merce rinvenuta ha fatto registrare 19 capi, per un valore di oltre 350,00 euro.

A questo punto con l’ausilio di un’altra autoradio la giovane mamma e le sue amiche sono state accompagnate in strada delle Fonderie per meglio comprendere l’intera vicenda. Dalla ricostruzione della dinamica effettuata attraverso la visione delle immagini registrate dalle telecamere interne al negozio è stato possibile ricostruire dettagliatamente l’intera sequenza degli eventi, riuscendo ad attribuire anche alla terza ragazza, le sue responsabilità, in quanto si era adoperata attivamente nel prelevare i capi d’abbigliamento dagli scaffali, poi rinvenuti privi di antitaccheggio sotto il passeggino.

Sulla scorta delle risultanze investigative acquisite, fermo restando il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, le tre 19enni sono state dichiarate in stato di arresto e su disposizione del Pubblico Ministero di turno, sono state condotte presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

A seguito della convalida dell’arresto, il giudice ha emesso, nei confronti di una delle ragazze la misura dell’obbligo di firma, mentre nei confronti delle altre due ha deciso per la sospensione della pena in attesa del processo.

Comando Provinciale Carabinieri di Parma