Presentato a Roma il 26° Festival Verdi tra opere rare, grandi interpreti e innovazione culturale

Dal 1° al 25 ottobre 2026 Parma e Busseto ospiteranno tre opere verdiane e un ricco programma tra concerti, Ramificazioni e Verdi Off. Presentato anche il Bilancio di Sostenibilità del Teatro Regio, strumento di trasparenza e impatto sociale

di Tatiana Cogo


A Roma, al Ministero della Cultura, sono stati presentati il 26° Festival Verdi e il Bilancio di Sostenibilità del Teatro Regio di Parma. La manifestazione, in programma dall’1 al 25 ottobre 2026, si svolgerà a Parma e Busseto, celebrando la musica del Maestro nelle terre della sua nascita. Tema di quest’anno è Mondi lontani, con l’obiettivo di riflettere sulle diversità culturali nella società contemporanea e sull’interconnessione tra popoli e individui.

Il programma artistico propone tre opere principali: Alzira, opera rara in un nuovo allestimento firmato da Manuel Renga e diretta da James Conlon; Nabucodonosor, diretto da Francesco Lanzillotta con regia di Pier Luigi Pizzi; e Aida, nell’allestimento storico di Franco Zeffirelli, diretto per la prima volta da Giuseppe Mengoli. Al Festival si affiancano la Messa da Requiem diretta da Daniele Rustioni, il Gala Verdiano, concerti dell’Accademia Verdiana e la sezione Ramificazioni, giunta alla III edizione, con quattro concerti che esplorano Wagner, Debussy, Dvořák, Stockhausen, Henze e Ronchetti.

Il cast include Eleonora Buratto, Daniel Luis De Vicente, Lidia Fridman, Ariunbaatar Ganbaatar, Michele Pertusi, Saimir Pirgu, Antonio Poli, Ekaterina Semenchuk e Roberto Tagliavini, insieme ai giovani talenti dell’Accademia Verdiana.

La collaborazione con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, La Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma garantisce un’elevata qualità musicale. Verdi Off, giunto all’XI edizione, porterà l’opera fuori dai palchi, nelle piazze e in luoghi di fragilità, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico sempre più ampio e diversificato.

La campagna Mediaset, media partner del Festival, supporterà la manifestazione con un investimento di oltre 1,5 milioni di euro, raggiungendo 242 milioni di utenti. Gli International Friends of Festival Verdi confermano il loro sostegno internazionale, con eventi dedicati alla valorizzazione dei giovani talenti.

“Ho molto apprezzato il programma 2026 del Festival Verdi di Parma presentato oggi – ha dichiarato Gianmarco Mazzi, sottosegretario di stato alla Cultura. Un calendario bello, ricco artisticamente e con il pregio di coinvolgere l’intero territorio. È stato inoltre illustrato un documento di analisi delle attività del Teatro Regio, strumento molto utile al management per affrontare al meglio la progettualità del futuro”.

“Un festival per riflettere sulle identità e diversità culturali, anche nella società contemporanea e sull’importanza delle relazioni tra popoli e individui. I Mondi lontani sono oggi vicini e i loro destini interconnessi – ha spiegato Luciano Messi, sovrintendente del Teatro Regio. Il Festival Verdi rinnova e rilancia così la sua missione, forte della solida rete di partnership e della capacità produttiva del Teatro, pilastri dei dati evidenziati nella presentazione del Bilancio di Sostenibilità”.

Parallelamente, il Bilancio di Sostenibilità 2024 del Teatro Regio di Parma, frutto di un percorso pluriennale con l’Università di Parma, restituisce la performance Esg e l’impatto culturale e sociale del Teatro. Lo strumento misura l’inclusione, la partecipazione e il valore generato dalle attività artistiche, dai progetti educativi e dalle iniziative sul territorio.

Nel 2024 il Teatro ha organizzato 412 eventi con oltre 79.000 presenze, mantenendo un elevato indice di gradimento, e ha consolidato politiche di sostenibilità ambientale, con strategie per ridurre le emissioni di CO2 e promuovere la formazione interna e per giovani artisti. I dati evidenziano equità di genere, forte presenza dei giovani, trasparenza economica e relazioni solide con partner, istituzioni e comunità.

Con Mondi lontani, il 26° Festival Verdi si propone come piattaforma culturale e sociale, unendo la valorizzazione storica del repertorio verdiano con una visione inclusiva, sostenibile e innovativa, confermando Parma come capitale della lirica e dell’arte musicale a livello internazionale.

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