Rainieri: “Le favole e le promesse di Bonaccini non sono credibili”

SMA MODENA
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“Bonaccini l’incredibile, racconta la favola della Regione migliore del mondo e promette di tutto anche quello che fino a un giorno fa aveva negato”. È quanto ha dichiarato , il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri commentando l’intervento del Presidente regionale uscente e ricandidato per il centrosinistra, Stefano Bonaccini, al dibattito sulla Parma di domani che si è svolto in piazza Garibaldi.

“L’Emilia-Romagna non è la Regione modello da seguire anche per avere un’Italia migliore che il PD e Bonaccini vogliono propinare in questa campagna elettorale – ha proseguito il consigliere regionale leghista – A Parma e provincia siamo consapevoli di tantissimi problemi trascurati se non addirittura creati dalla Giunta regionale da lui guidata. Solo per dirne alcuni presi da un elenco praticamente interminabile: tempi lunghissimi per molte prestazioni sanitarie, infrastrutture sanitarie attese da tempo immemorabile (polo sanitario Lubiana) o realizzate senza importanti servizi (polo pediatrico) mentre l’ospedale maggiore si sviluppa grazie alle donazioni dei privati al contrario di quello di Reggio dove piovono finanziamenti regionali, vessazioni della burocrazia in agricoltura e carenza di infrastrutture viarie e idriche. Quanto invece alle promesse per Parma, basta solo un dato per evidenziare la non attendibilità delle promesse di Bonaccini: in un’osservazione ufficiale al PRIT sul completamento della TIBRE mai realizzato nonostante sia atteso da quasi 50 anni, guarda caso da quando esiste la Regione amministrata sempre dalla sinistra, e che lui dice adesso, va considerato un’assoluta priorità, la Giunta regionale da lui stesso guidata afferma che il tratto complessivo deve essere valutato nel suo insieme per una sua eventuale rivisitazione, essendo la realizzazione del secondo lotto, quello da Trecasali alla congiunzione con l’A22, un aspetto non valutabile nell’orizzonte dello stesso PRIT che è il 2025. In sintesi: si farà ma non so quando, comunque tra tanti anni”.