
Le intense precipitazioni avvenute tra ieri e la notte trascorsa hanno determinato il repentino innalzamento dei livelli di molti corsi d’acqua emiliani, in particolare Arda, Chiavenna, Enza, Parma, Crostolo, Secchia e Panaro. Enza e Secchia hanno superato la soglia 3 di criticità.

Sono state effettuate da AIPo manovre alla cassa di espansione del torrente Parma per regolare la portata in uscita. Le casse di espansione di Enza, Secchia e Panaro stanno invasando le acque di piena.
A partire da ieri sera la situazione è monitorata dai tecnici AIPo in coordinamento con i sistemi locali e regionale di protezione civile.
Intanto è stata emanata una ulteriore allerta rossa (085/2024) valida dalle 12 di oggi fino alla mezzanotte del 27 giugno, per piene dei fiumi, frane e piene dei corsi minori, temporali, nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena.
Nel pomeriggio di oggi martedì 25 giugno sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali forti, con possibili effetti e danni associati, più probabili sul settore centrale della regione, in esaurimento dalla sera.
Le precipitazioni potranno generare nuovi innalzamenti nei corsi d’acqua, già interessati dalle piene, che nei tratti vallivi del settore centro-occidentale raggiungeranno livelli prossimi o superiori ai franchi arginali o ai massimi storici registrati.
Nelle zone montane e collinari della regione sono possibili localizzati fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, ruscellamento sui versanti e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua minori.
Nelle zone montane e collinari della parte centrale della regione sono possibili diffusi fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili.
Per la giornata di domani mercoledì 26 giugno, non sono previsti fenomeni meteo significativi ai fini dell’allertamento. Tuttavia nel pomeriggio si prevede la possibilità di temporali sparsi e di breve durata, localmente anche di forte intensità, più probabili lungo la fascia appenninica, con possibili effetti e danni associati.
Sono possibili innalzamenti anche sul reticolo idraulico minore. Si prevede la propagazione delle piene in atto nei tratti vallivi dei fiumi del settore centro-occidentale, con possibile occupazione delle aree golenali ed interessamento degli argini. Nelle zone montane e collinari sono ancora possibili localizzati fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti. Il codice colore arancione nel settore collinare montano centrale della regione è legato alle condizioni di diffusa criticità presenti sul territorio.