Sanità: avviata la campagna di immunizzazione contro il virus che causa la bronchiolite nei neonati

SMA MODENA
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Dal 1^ settembre nei punti nascita e nei reparti pediatrici di tutto il territorio partita la somministrazione, su base volontaria, dell’anticorpo monoclonale ‘nirsevimab’ ai bambini a rischio più alto di sviluppare un’infezione respiratoria grave da VRS. Si allarga la platea dei potenziali destinatari. Avviata anche una campagna di informazione rivolta ai genitori

Partita a inizio settembre in Emilia-Romagna la campagna di immunizzazione dei bambini contro il virus respiratorio sinciziale (VRS), responsabile della bronchiolite nei neonati. Per la stagione epidemica 2025/2026, così come è stato in quella passata, la profilassi, su base volontaria, sarà effettuata con una singola dose dell’anticorpo monoclonale nirsevimab.

In attesa delle raccomandazioni del ministero della Salute, interesserà tutti i bambini che sono a rischio più alto di sviluppare una infezione respiratoria grave da VRS: i nati tra agosto 2025 (che saranno chiamati per la somministrazione verso la fine di settembre) e marzo 2026, cioè nel periodo di maggiore circolazione del virus, i nati prematuri e quelli con patologie, che li pongono a un rischio più elevato di sviluppare problemi respiratori. Si allarga quindi anche la platea dei potenziali destinatari, che lo scorso anno riguardava solo i nati da settembre 2024 a febbraio 2025.

La somministrazione verrà effettuata in tutti i Punti nascita della regione prima della dimissione dall’ospedale e coinvolgerà anche Neonatologie, Pediatrie e Cardiologie pediatriche (per i bambini a rischio). Parallelamente è già stata avviata una campagna di informazione rivolta ai genitori, con il supporto dei Pediatri di libera scelta, delle Pediatrie di Comunità e dei Consultori.

Anche nelle Aziende sanitarie di Parma quindi è partita la profilassi, sia all’ospedale Maggiore che all’ospedale di Vaio.

I neonati dal primo agosto fino ai primi di settembre saranno sottoposti a profilassi in occasione di appuntamenti dedicati oppure di open day: i genitori dei piccoli riceveranno comunicazione dai professionisti delle Aziende sanitarie.

Nelle maternità di Parma e Vaio, sono in distribuzione opuscoli informativi per i genitori. 

Lo scorso anno la campagna regionale di immunizzazione ha dato risultati molto positivi: una copertura complessiva del 78% (e un incremento progressivo dal 60,4% dei nati a settembre fino all’87,7% dei nati a febbraio).

“Anche grazie all’alta copertura- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi– sono stati ridotti in maniera significativa, rispetto alla stagione precedente, i ricoveri ospedalieri: meno 65% nei bambini sotto l’anno di età, e addirittura meno 77,2% in terapia intensiva. Numeri che testimoniano l’efficacia della profilassi, l’impegno della rete sanitaria regionale e la sensibilità dei genitori. Soprattutto nei primi mesi di vita, infatti, il virus respiratorio sinciziale può causare un’infezione respiratoria, che seppur lieve nella maggior parte dei casi, in alcuni può essere anche grave e portare a ricovero. La disponibilità, a partire dalla stagione 2024/25, di un farmaco che si è dimostrato efficace nel ridurre il rischio di ricovero in ospedale rappresenta uno strumento importante di prevenzione per i più piccoli, che si aggiunge alle comuni misure di igiene respiratoria, che ovviamente andrebbero rispettate anche nei casi in cui il bambino non ha fattori di rischio. Siamo orgogliosi- chiude Fabi- di essere tra le prime Regioni in Italia a garantire questa profilassi ai bambini più piccoli e in condizioni di maggiore vulnerabilità”.

Il virus respiratorio sinciziale (VRS)

Il VRS è la principale causa di infezioni respiratorie nei primi anni di vita dei bambini. Nella maggior parte dei casi i sintomi sono simili a quelli di una comune infezione respiratoria, ma l’infezione può in alcuni evolvere in bronchiolite grave con necessità di ricovero, soprattutto nei neonati o nei bambini con particolari condizioni di rischio.

Negli ultimi anni si è registrato un incremento significativo dei casi di infezione da VRS e in particolare delle forme più gravi che hanno richiesto il ricovero ospedaliero. Dal novembre 2024 è disponibile anche in Italia l’anticorpo monoclonale nirsevimab, che ha dimostrato di essere efficace nel prevenire le infezioni acute delle basse vie respiratorie e nel ridurre il rischio di bronchiolite da VRS.