
Dopo il tour primaverile che lo ha visto esibirsi in alcune delle principali città italiane, Remo Anzovino continua il suo viaggio musicale e il 13 settembre farà tappa a Sissa Trecasali, all’interno di Scorre Festival 2025, dove avremo il piacere di ascoltare le composizioni del suo ultimo disco “Atelier”, un “laboratorio sonoro” in cui si incontrano diversi colori, timbri e registri musicali: un’opera che racconta, attraverso il piano solo, vent’anni di ricerca artistica, e che rappresenta per Anzovino una nuova tappa in un percorso musicale sempre aperto all’esplorazione delle mille possibilità espressive e stilistiche del pianoforte. Il disco ha esordito al 7° posto della classifica FIMI dei CD e Vinili più venduti in Italia, album strumentale più venduto in assoluto, superando così i risultati ottenuti del precedente “Don’t Forget to Fly”, primo suo album completamente piano solo.
Il tour proseguirà in Europa al Copenaghen Jazz Festival, poi in autunno in Giappone, con tre concerti organizzati da New Age Productions, previsti a Tokyo, Osaka, Kyoto, a supporto dell’uscita di “Atelier” sul mercato nipponico.
Remo Anzovino (Pordenone, 12 febbraio 1976) si avvicina alla musica a 10 anni e inizia a comporre già da undicenne: dopo essersi laureato con lode in giurisprudenza all’Università di Bologna e aver svolto l’attività di avvocato penalista, decide di dedicarsi alla musica a tempo pieno.
E’ considerato uno dei maggiori rappresentanti contemporanei della musica strumentale italiana, con oltre venti album ufficiali fra dischi in studio, live e colonne sonore. Al centro del suo repertorio c’è il dialogo tra musica, cinema (in particolare film muti), arte e impegno civile: è nota la sua modalità di suonare dal vivo accompagnando pellicole silenziose in una sorta di “sovrapposizione visiva” dei film e delle musiche.
Tra le composizioni più rilevanti si segnalano il brano per pianoforte e coro “9 ottobre 1963 (Suite for Vajont)” – scelto dalla Fondazione Vajont come musica ufficiale della memoria del disastro e vincitore del Premio Anima 2013 sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica – e le musiche per la campagna UNESCO #NoiSiamoOceano (Igloo e Tempo Tempesta) e per il documentario della Croce Rossa Italiana “Respiro di Inverno” (2023).
Nel 2019 riceve il Nastro d’Argento – Menzione Speciale Musica dell’Arte per le colonne sonore della serie “La Grande Arte al Cinema” (dedicata a Van Gogh, Monet, Picasso, Gauguin, Frida Kahlo), poi raccolte nel cofanetto “Art Film Music” pubblicato da Sony Masterworks.Anzovino vanta una carriera concertistica intensa in Italia e all’estero (London Jazz Festival, Tokyo, Osaka, New York, Chicago, Festival di Ankara, Arena di Verona, Caracalla con 2Cellos), accompagnata da collaborazioni trasversali con artisti come Franz Di Cioccio, Roy Paci, Giuliano Sangiorgi, Gino Paoli, Simone Cristicchi, Lo Stato Sociale e molte altre personalità del jazz, del cantautorato e dell’arte visiva.
Per celebrare i venti anni di carriera, nel 2025 esce “Atelier”, un album live in piano solo con 21 tracce che ripercorrono il suo viaggio artistico: registrato in due concerti esclusivi, include un inedito (“Chaplin”), nuovi arrangiamenti e un repertorio che fonde musica classica, jazz, tango, tradizione napoletana e narrativa visiva contemporanea.
In sintesi, Remo Anzovino si distingue per la capacità di unire composizione raffinata, sensibilità narrativa e un linguaggio musicale che attraversa portando al pubblico un’esperienza emozionale, etica e artistica al tempo stesso.