
Negli ultimi anni, il mercato assicurativo si è sempre più spostato verso il digitale, offrendo ai consumatori la possibilità di stipulare polizze comodamente da casa. Purtroppo, questo sviluppo ha anche aperto la strada a nuove forme di truffa. Tra le più diffuse c’è quella delle false assicurazioni online, un fenomeno in crescita che mette a rischio i consumatori sia dal punto di vista finanziario che legale.
Il modus operandi è piuttosto semplice: chi cerca un’assicurazione auto conveniente si imbatte in un sito che propone prezzi competitivi. Questo sito può sembrare affidabile, con grafiche professionali e descrizioni dettagliate delle polizze. In alcuni casi, i truffatori creano anche profili sui social network per dare un’ulteriore impressione di autenticità.
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È proprio quello che è successo a un uomo di 38 anni residente nella Bassa. Dopo aver cercato sul web una polizza a un prezzo vantaggioso, ha trovato un prodotto che gli sembrava adatto e ha deciso di acquistarlo.
Le garanzie erano tutte presenti: la compagnia pubblicizzata, una delle più note, i numeri di telefono in evidenza e ritenuti affidabili. Tuttavia, con un abile raggiro, l’uomo è stato truffato. Dopo aver contattato il numero pubblicizzato su internet e aver parlato con un “operatore” che si spacciava per un dipendente della compagnia assicurativa, la vittima è stata convinta a effettuare un bonifico di 400 euro tramite un QR code.
Convinto della bontà dell’operazione e attratto anche da un ulteriore sconto sul preventivo, l’uomo si è recato in tabaccheria e ha completato l’operazione.
Dopo alcuni giorni e vari tentativi di ottenere spiegazioni sul ritardo nell’invio dei documenti, tutti falliti, si è reso conto di essere stato truffato. A quel punto, si è rivolto ai Carabinieri di Soragna, dove ha presentato una denuncia formale.
Le indagini dei militari, attraverso l’acquisizione della documentazione bancaria, dei tabulati telefonici e delle tracce informatiche, hanno portato all’identificazione di un uomo di 60 anni, italiano, titolare del conto IBAN su cui la vittima aveva effettuato il bonifico.
Il 60enne, già segnalato in passato per reati simili, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma, ritenuto il presunto responsabile del reato di truffa. Naturalmente, fino a una sentenza definitiva, si presume la sua innocenza.