Sorbolo Mezzani, pericoloso inseguimento dopo il furto di rame: due arresti

SMA MODENA
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Il tempestivo intervento dei Carabinieri ha permesso il recupero e la restituzione dei cavi elettrici del valore di migliaia di euro appena sottratti ad una azienda di Sorbolo Mezzani. 

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I quotidiani servizi istituzionali, che vengono intensificati nei fine settimana nelle ore serali e notturne, predisposti dalla Compagnia Carabinieri di Parma per la tutela della cittadinanza, mirati a fronteggiare e prevenire i delitti in generale con particolare attenzione ai reati predatori, hanno consentito, nella notte tra sabato e domenica scorsi, di sventare un ingente furto di rame ai danni di un’azienda di Sorbolo Mezzani grazie al tempestivo intervento di una pattuglia della Sezione Radiomobile.

Secondo quanto ricostruito la pattuglia è tempestivamente intervenuta a seguito di una segnalazione di furto in atto comunicata dal personale di vigilanza alla centrale operativa del 112.

Mentre si avvicinavano alla ditta segnalata, i militari hanno notato un veicolo con targa estera con le luci accese e il portabagagli aperto. Vedendo la pattuglia che era ormai in procinto di raggiungerli, due individui incappucciati sono saliti rapidamente a bordo partendo a forte velocità. I Carabinieri hanno dato inizio ad un inseguimento rocambolesco durante il quale il conducente del veicolo inseguito ha eseguito manovre pericolose, tagliando più volte la strada ai militari.

Durante la fuga, gli operanti hanno notato che diversi cavi elettrici fuoriuscivano dal portabagagli aperto del veicolo inseguito. A causa delle condizioni meteorologiche avverse e del manto stradale bagnato, durante l’ennesima manovra pericolosa, l’automezzo in fuga ha perso aderenza ed è andato in testacoda, impattando rovinosamente a ridosso del muretto posto a perimetro di una privata dimora.

I due sospetti sono usciti dal veicolo severamente danneggiato e si sono dati alla fuga correndo in direzioni opposte. Dopo essere stati tempestivamente raggiunti hanno nuovamente tentato di sottrarsi al controllo cercando di colpire i militari con calci e pugni, ma sono stati immobilizzati e messi in sicurezza.

La refurtiva recuperata da bordo del veicolo, unitamente a quella che era caduta dal mezzo durante la fuga, è risultata essere composta da diverse matasse di cavi elettrici in rame del peso di 300 kg e del valore di circa 8.000 euro. Riconosciuta come merce di proprietà dell’azienda, è stata restituita al legittimo proprietario che ha sporto denuncia subito dopo i fatti.

All’interno del veicolo ormai distrutto dall’impatto, i Carabinieri hanno anche rinvenuto svariati paia di guanti ed attrezzatura idonea allo scasso (cacciaviti, pinze e tenaglie) che è stata sequestrata come prova ulteriore delle loro azioni delittuose.

A conclusione delle indagini, raccolti tutti gli elementi probatori a loro carico, i due uomini fermati identificati in un 20enne e un 46enne dell’est Europa, entrambi senza fissa dimora in Italia (uno dei quali già gravato da precedenti penali) sono stati arrestati come presunti responsabili di rapina e tradotti nel carcere di Parma.

Il G.I.P.  ha successivamente convalidato l’arresto disponendo nei loro confronti la custodia cautelare in carcere.

È obbligo rilevare che gli odierni arrestati sono allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

Comando Provinciale Carabinieri di Parma