Suona la campanella al Liceo Steam International: al via il nuovo anno scolastico 2025-2026

SMA MODENA
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Primo giorno di scuola al liceo Steam International di Parma, al civico 2 di via Brigate Julia, che questa mattina ha dato ufficialmente il via all’anno scolastico 2025-2026 con la tradizionale cerimonia nel cortile della scuola.

Un momento di festa e di incontro alla presenza del preside Giovanni Ronchini, del presidente di Proges Educa Marco Papotti, del corpo docente, delle famiglie e delle quattro classi del liceo sperimentale, con un benvenuto speciale per la nuova prima e la nuova quarta.

Allo scoccare delle 8.30 il cortile della scuola si riempie: ci si saluta, ci si abbraccia, si ritrovano compagni e compagne ma anche volti nuovi, solcati da qualche sguardo preoccupato subito disteso dalle parole d’augurio e di supporto del preside Ronchini, il quale accoglie i presenti ricordando il cuore del progetto didattico educativo: la relazione.

“Guardandoci alle spalle, a questi anni trascorsi, possiamo dire che la nostra scuola l’abbiamo costruita. E l’abbiamo costruita investendo soprattutto su una cosa: le relazioni con voi” chiosa il preside rivolgendosi agli studenti e alle studentesse. “Lo Steam è una scuola molto diversa dalle scuole tradizionali. La differenza principale è che tutto quello che facciamo è costruito insieme, passo dopo passo, ogni giorno”.

Il modello Steam International si fonda su una didattica innovativa che integra scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica con l’obiettivo di preparare i giovani a una società globale, complessa e in rapida evoluzione. Alla base di questo percorso ci sono i cinque principi cardine – responsabilità, collaborazione, autonomia, spirito d’iniziativa e organizzazione – che, come ha ricordato il preside, valgono sia per gli studenti e le studentesse sia per gli insegnanti:

“Quando guardo questi cinque punti, mi accorgo che sono gli stessi che sono richiesti a noi docenti. È questo che rende lo Steam speciale: qui impariamo tutti, insieme. Questo è ciò che rende la scuola nuova, un vero esperimento didattico che ha già dato risultati”.

La parola, poi, passa a Mattia e Gabriel, due ragazzi diplomati a giugno, tra i primi studenti ad aver concluso il ciclo quadriennale sperimentale del Liceo Steam. Le loro sono parole di incoraggiamento, “qualche dritta da sopravvissuto”, ma anche di sfida:

“Lo Steam è un posto particolare. Un ambiente stimolante nel quale affronterete sfide che all’inizio sembreranno troppo grandi, ma vi accorgerete di crescere come persone. Non solo studenti, ma cittadini pronti a conoscere il mondo. Qui si lavora insieme: i compagni diventano squadra e i professori sono una guida. Alla fine del percorso ci siamo resi conto di aver sviluppato competenze e capacità che non sono solite a questa età: competenze imprenditoriali, la capacità di parlare con persone sconosciute, con aziende, con direttori e la prontezza di gestire situazioni nuove e a volte scomode, ad esempio. Lo Steam ci prepara ad un mondo che cambia velocissimamente”.

Anche Edoardo e Nicole, rappresentanti della nuova quarta, prendono la parola per augurare a se stessi e ai compagni un anno di crescita, scoperte e collaborazione.

Il momento comunitario di accoglienza si conclude con l’appello, rito simbolico che, come ha ricordato il preside, rappresenta uno dei gesti più significativi del modello Steam: chiamare ogni studente per nome, uno a uno, per ribadire che la scuola si fonda sulla relazione personale e sul riconoscimento di ciascuno.