Teatro Regio, Lega: “Pizzarotti rimanda risposte sul coro e sul Festival Verdi”

SMA MODENA
lombatti_mar24

Il sindaco Pizzarotti ha scelto di rinviare la risposta all’interrogazione della Lega sulle sorti del Teatro Regio che preoccupano i parmigiani e che sono state motivo di una recente dura contestazione verso il primo cittadino da parte di melomani, artisti e associazioni. Lo abbiamo saputo pochi minuti prima dell’inizio del Consiglio comunale perchè “non aveva tutti i dati richiesti”, così ci è stato detto. E’ un vero peccato perché i parmigiani sono da settimane preoccupati e meritano le risposte che il sindaco non ha ancora dato.

L’interrogazione chiedeva al sindaco di far luce sui rapporti del Regio con il Teatro Comunale di Bologna, sui costi delle collaborazioni tra i due teatri, sul futuro del coro del nostro Teatro, se il Teatro o il Festival Verdi hanno subito provvedimenti dal Ministero della Cultura in esito all’indagine sui musicisti non effettivamente presenti durante le rappresentazioni a Busseto nel 2016 e 2017 e se sono stati erogati tutti i finanziamenti statali previsti.

Uno dei primi atti del sindaco Pizzarotti 10 anni fa è stata l’estromissione dell’Orchestra del Teatro Regio a favore dell’Orchestra stabile Toscanini, con conseguente licenziamento di 50 professionisti con famiglie a carico.

Uno degli ultimi, 10 anni dopo, è la marginalizzare del Coro del Regio a favore di quello di Bologna, sempre stabile, che aprirà il Festival Verdi 2022.

Limitare le chiamate di un coro non stabile significa volerlo fare fuori perché lo si priva di quell’emolumento minimo che gli permette di sopravvivere.

Quando, settimane fa, chiedemmo lumi in Consiglio Comunale sui rapporti tra il Teatro Regio di Parma e il Comunale di Bologna – con maestranze stabili e pesanti debiti verso lo Stato – preoccupati per l’autonomia del Regio, il sindaco rispose sghignazzando che si trattava di ‘chiacchiere da bar’ e che non vi era al momento nemmeno nessuna convenzione vigente tra le due realtà, mentre ora leggiamo che il Teatro comunale di Bologna è partner istituzionale del Festival Verdi.

Il silenzio del sindaco, insieme alla sua gestione dell’ente e alla continua svalorizzazione delle realtà artistiche cittadine, del Teatro, del Festival e dell’immagine del Maestro nel suo complesso sono problemi che preoccupano non solo gli artisti del coro che ne subiscono le conseguenze più immediate e dirette, ma anche melomani e l’intera città cui dovrà prima o poi rispondere.”

Così il gruppo Lega in consiglio comunale a Parma