
L’indagine dei Carabinieri ha portato alla luce la detenzione illegale di un revolver lanciarazzi e munizioni, nonostante un precedente divieto prefettizio. La lite stradale è degenerata in minacce con quella che alla vittima è sembrata essere un’arma, determinando l’intervento tempestivo dei Carabinieri.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Traversetolo, a conclusione di una rapida attività d’indagine hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma, un 70enne italiano che, all’esito degli accertamenti e verifiche svolte è ritenuto il presunto responsabile di detenzione abusiva di armi e minacce aggravate.
Secondo quanto ricostruito, un utente della strada ha avuto un diverbio con un altro automobilista che avrebbe compiuto manovre azzardate e pericolose. Nella circostanza, il denunciante dopo avere dopo avere sorpassato l’altro automobilista, sarebbe stato raggiuto da questi in un bar della zona dove, alle sue rimostranze sarebbe stato minacciato anche con un oggetto che, a suo dire somigliava ad un’arma da fuoco.
Impaurito, il 30enne si è subito recato nella caserma dei Carabinieri dove ha sporto denuncia raccontando l’accaduto. Nell’occasione il denunciante ha fornito una preziosa descrizione dei tratti somatici dell’uomo e dell’autovettura in suo uso, senza però riuscire a riferire il numero di targa.
I Carabinieri hanno immediatamente avviato una meticolosa attività di ricerca che, grazie alle testimonianze assunte e all’acquisizione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti lungo il tratto stradale interessato dagli eventi, hanno permesso l’individuazione del veicolo segnalato, da cui sono successivamente riusciti a risalire al numero di targa e identificarne il reale utilizzatore: un 70enne italiano residente in questa provincia.
Al fine di verificare che il 70enne non fosse in possesso di alcuna arma da fuoco, considerando anche i suoi precedenti e un provvedimento amministrativo prefettizio che gli impediva di detenere qualsiasi tipo di arma, oltre che il relativo munizionamento o materiale esplodente, i Carabinieri hanno eseguito una perquisizione presso la sua abitazione.
Durante tale attività, in palese inosservanza del provvedimento ostativo alla detenzione di armi, i Carabinieri hanno rinvenuto un “revolver lanciarazzi privo di matricola”, 21 cartucce calibro 12, e 3 proiettili di vari calibri (9, 38 e 6,5) che sono state sottoposte al vincolo del sequestro.
A questo punto i Carabinieri hanno sequestrato l’arma e le munizioni rinvenute e per il 70enne, acquisiti i necessari riscontri probatori, è scattata la denuncia in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.
È doveroso rilevare che l’odierno indagato è allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.