Truffa bancaria digitale: una parmigiana recupera 2.400 euro

di UG

Continuano, a Parma, gli episodi di truffe bancarie digitali. In questo caso, lo sportello di Confconsumatori di via Mazzini si è trovato ad assistere una donna a cui erano stati sottratti con l’inganno oltre 2000 euro: attraverso il ricorso presentato all’Arbitro bancario finanziario (Abf), l’associata è riuscita a recuperare le somme rubate, dimostrando la responsabilità dell’intermediario.

LA VICENDA – La scorsa estate, la donna aveva ricevuto una notifica dall’home banking del suo intermediario in cui le veniva richiesto di compilare un modulo per confermare la propria identità e il saldo della carta prepagata. A quel punto, l’aveva chiamata un sedicente operatore dell’istituto informandola che erano stati effettuati alcuni pagamenti anomali e che era opportuno bloccare la carta. Seguendo le istruzioni dell’operatore, la cliente è riuscita, attraverso l’app, a fermare i movimenti. Ciò che non si aspettava è che la persona che l’aveva contattata era in realtà truffatore che, con la tecnica del vishing (phishing vocale), l’aveva di fatto indotta ad autorizzare due pagamenti di ricarica verso carte prepagate di sconosciuti, per un totale di 2400 euro.

L’istituto di credito ha risposto al reclamo inviato dalla donna sostenendo che era lei ad avere agito con imprudenza, fornendo le proprie credenziali al truffatore, perché quelle operazioni risultavano regolarmente effettuate. La parmigiana non si è data per vinta e, con l’aiuto di Confconsumatori, si è rivolta all’Arbitro bancario finanziario: il collegio ha infine riconosciuto la responsabilità dell’istituto per non avere tutelato la propria cliente, a cui spetta un rimborso completo. La banca, infatti, non è riuscita a provare che le operazioni fossero state effettuate con l’obbligatoria autorizzazione forte “a due fattori” (conosciuti, questi ultimi, soltanto dall’utente).

Per informazioni e assistenza con frodi bancarie digitali è possibile rivolgersi alla sede di Confconsumatori Parma, in via Mazzini 43, chiamando il numero 0521 230134 oppure inviando una e-mail all’indirizzo parma@confconsumatori.it.

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