Non si placano le polemiche dopo l’intervento del consigliere regionale Priamo Bocchi, in Assemblea Legislativa sull’interruzione volontaria di gravidanza farmacologica.
L’Associazione W4W Parma (aps che opera in città e provincia da dieci anni per sostenere e difendere il ruolo delle donne in tutti gli ambiti della società) esprime con un comunicato stampa “sconcerto, rabbia e profonda amarezza per le recenti affermazioni del consigliere regionale e nostro concittadino Priamo Bocchi”.
“Con un disprezzo inaudito verso le donne che ricorrono all’interruzione volontaria di gravidanza farmacologica (ovvero tramite l’assunzione di farmaci, senza necessità di ricovero ospedaliero), il signor Bocchi ha dichiarato testualmente: Si consente alla donna di abortire da sola nel bagno di casa, espellendo il feto e tirando lo sciacquone”.
“Tali parole attaccano un atto amministrativo della Regione Emilia-Romagna dell’ottobre 2024, che si limita ad applicare normative sanitarie nazionali già in vigore da anni. Al signor Bocchi, a cui rivolgiamo il nostro più profondo disdegno e disappunto, soprattutto per il tono volutamente offensivo delle sue esternazioni, chiediamo:
1. sa che l’interruzione volontaria di gravidanza è prevista da una legge dello Stato?
2. Sa che la medicina si impegna a renderla il meno invasiva possibile, come avviene per ogni altro intervento sanitario volto a tutelare la salute fisica e psicologica delle persone?
3. Secondo lui, le donne che affrontano questo percorso sono forse cittadine di serie B?
4. Il signor Bocchi sa che l’autodeterminazione femminile sul proprio corpo — e quindi anche sulle proprie gravidanze — è un diritto inviolabile, conquistato con anni di lotte e impegno politico? Le donne, al pari degli uomini, sono eticamente e legalmente capaci di scegliere e decidere.
5. Sa il signor Bocchi che le gravidanze non nascono per inseminazione divina, ma da rapporti con uomini che troppo spesso si defilano dalle proprie responsabilità, lasciando il peso delle conseguenze sulle sole spalle delle donne?
Prima di parlare, il signor Bocchi dovrebbe forse imparare a riflettere.
E se davvero intende occuparsi di aborto, cominci col convocare i suoi colleghi uomini: riflettano insieme sulle responsabilità maschili nelle gravidanze indesiderate. Ma soprattutto, smettano di colpevolizzare le donne e la scienza medica”.
Chi è W4W – Women for Women Parma
L’Associazione W4W/Women for Women è nata nel 2015, per sostenere e difendere il ruolo delle donne in tutti gli ambiti della società, W4W opera oggi in quattro ambiti principali: la violenza di genere; la lotta agli stereotipi; la cura del linguaggio; la sorellanza multiculturale. È oggi una realtà consolidata e impegnata in progetti culturali e sociali, spesso frutto della collaborazione con diverse realtà territoriali, istituzioni, reti e altre associazioni femminili attive in città.
L’associazione W4W – Women for Women Parma è tra le associazioni aderenti a Rete oltre la 194 impegnata sui temi della giustizia riproduttiva.
Info: www.facebook.com/w4wparma