“Da decenni la politica locale e regionale millanta la realizzazione dell’autostrada regionale cispadana.
Un’opera tanto faraonica quanto inutile e costosa, i cui importi sono lievitati di anno in anno in parallelo con i ritardi nella realizzazione. Da sempre il Movimento sostiene che la Regione debba ricondurre il progetto alla realizzazione di una strada a scorrimento veloce, meno onerosa per le casse pubbliche e gratuita per i cittadini, che consentirebbe di procedere alle opere di contorno e di completamento che attualmente sono subordinate agli investimenti dell’autostrada e quindi sono totalmente ferme. Rimane infatti da completare il tratto reggiano per collegare Reggiolo a Villarotta o quello successivo a Brescello.
Ma tutto è fermo perché la politica locale, perseguendo l’idea di un’autostrada per la quale semplicemente non ci sono abbastanza soldi, ha finito per bloccare tali interventi urgenti, in quanto essi sono legati alla costruzione della fantomatica Cispadana autostradale. Che è un pozzo senza fondo: ai 1,3 miliardi stimati due anni fa si sono aggiunti adesso altri 400 milioni a causa dei rincari energetici e dei materiali”, denunciano in una nota il deputato emiliano del M5S Davide Zanichelli, candidato all’uninominale di Parma alla Camera e il consigliere comunale di Sorbolo-Mezzani sempre del M5S Jonathan Albiero.
“Se dal territorio avessero optato anni fa per una strada a scorrimento veloce come avevamo detto, ora si avrebbe già una linea di collegamento gratuita e coerente da Ferrara a Parma, contigua ai tratti già presenti, e con un consumo di suolo nettamente inferiore. Purtroppo, certa politica è legata al settore del cemento e delle costruzioni, a cui ha promesso appalti e lavori per 1,3 miliardi ben più appetitosi dei soli 300 milioni necessari per completare la strada a scorrimento veloce come chiediamo. Ma ora quest’attesa rischia di costare ancor più cara: oltre al ritardo, c’è il problema che sono richiesti ulteriori soldi pubblici derivanti dal rincaro internazionale dei prezzi di energia e dei materiali”, proseguono gli esponenti pentastellati.
“Siamo quindi di fronte a un grave errore politico, non solo per il danno ambientale del consumo di suolo, ma anche per gli extracosti derivanti (a spese dei cittadini tra tasse e pedaggi) e dei ritardi di realizzazione. L’auspicio è che questi rincari portino la Regione e i Comuni interessati a orientarsi al completamento della strada a scorrimento veloce e alle opere di contorno e completamento più rispettose dell’ambiente, abbandonando il progetto autostrada che sarebbe conveniente solo per i costruttori”, concludono Zanichelli e Albiero.
			        