Con una lettera inviata nei giorni scorsi ai comuni di Parma e provincia, l’ANVA (Associazione Nazionale Venditori Ambulanti) ha esortato quest’ultimi al rispetto delle norme vigenti in materia di vendita su aree pubbliche, attenendosi esclusivamente alle disposizioni previste dalla legge regionale dell’Emilia Romagna.
Negli ultimi anni, infatti, la nostra associazione ha assistito all’espandersi di attività fieristiche e mercatali su tutto il territorio parmense, comune di Parma compreso, organizzate per lo più da ditte e consorzi privati che non rispettano le normative della vendita su aree pubbliche. Semplici e tradizionali feste che si sono trasformate in veri e propri mercati. Eventi che hanno la cadenza tipica delle fiere ma al contrario si svolgono senza alcun controllo e/o regola, da cui traggono beneficio solo gli organizzatori e non certo gli operatori concessionari su cui, di contro, gravano imposte salatissime.
Queste situazioni si sono sovrapposte alla crisi economica che in questi anni ha colpito pesantemente le piccole e medie imprese ambulanti del nostro territorio, contribuendo in forma decisiva ad impoverire i mercati ordinari.
La legge di riferimento è la legge regionale numero 12 del 1999 (e successive modifiche), che definisce in modo chiaro le differenze tra “Mercati ordinari”, “Mercati straordinari”, “Mercati a merceologia esclusiva” e “Fiere”, riconoscendo ai Comuni la gestione delle funzioni di controllo.
“Ad eccezione del comune di Noceto, che applica correttamente la normativa vigente – sottolinea Roberto Quintavalla, presidente dell’Anva Parma -, il problema è diffuso e coinvolge molte amministrazioni comunali. Per questi motivi abbiamo invitato sindaci e assessori di riferimento ad attenersi strettamente alle disposizioni della legge 12/99 evitando di autorizzare e proliferare manifestazioni di dubbia legalità; diversamente saremo costretti a rivolgerci alle sedi competenti per il rispetto e la tutela dei diritti dei nostri associati.