Ausl Parma, al via “Safe space” per persone con protezione internazionale in condizioni di fragilità sanitaria

di AndreaMarsiletti2

È già operativo a Parma “Safe space”, il progetto realizzato da Azienda Usl di Parma in collaborazione con CIAC, partner storico dell’Azienda sanitaria con esperienza ultra ventennale nei percorsi di accoglienza e integrazione dei cittadini migranti.

L’iniziativa nasce per offrire uno spazio sicuro e accogliente a persone richiedenti o titolari di protezione internazionale che si trovano in situazione di vulnerabilità sanitaria, ad esempio dopo una dimissione ospedaliera, durante lunghi trattamenti farmacologici o percorsi di convalescenza e riabilitazione.

Le persone accolte sono ospitate in una residenza messa a disposizione da CIAC, in grado di accogliere fino a due adulti contemporaneamente per periodi fino a tre mesi, eventualmente rinnovabili.

CIAC garantisce un supporto sociale qualificato e culturalmente orientato, mentre l’Azienda Usl assicura l’assistenza sanitaria, con professionisti che accedono al domicilio per il monitoraggio delle terapie, l’organizzazione di visite specialistiche, garanzia di continuità delle cure.

“Questo progetto è un esempio di come l’integrazione sociale abbia fondamento nella tutela della salute e in una modalità d’accoglienza che favorisca il prendersi cura di sé in un contesto rispettoso e inclusivo. Grazie alla collaborazione con CIAC, possiamo offrire non solo un luogo sicuro ma anche un accompagnamento umano e professionale che favorisca la piena ripresa e l’inclusione sociale” afferma Francesca Berghenti, direttore dell’unità operativa semplice dipartimentale Salute immigrati dell’Azienda Usl di Parma “Safe space è anche un esempio della governance agita dalla Regione Emilia-Romagna, che riesce a sviluppare azioni sistemiche su più livelli, valorizzando e implementando sia le rete regionale che quelle territoriali” conclude Berghenti.

“Questo progetto – sottolinea Giacomo Zingale, psicologo e responsabile per CIAC di questo percorso – costituisce l’occasione di proporre e sperimentare un modello di presa in carico integrata tra sanità e sociale, in continuità con il lavoro che CIAC e Azienda sanitaria portano avanti da 18 anni attraverso il coordinamento CISS. Nella nostra esperienza, per le persone in condizioni di fragilità la possibilità di partecipare a una vita di comunità sicura, fatta di laboratori e attività socializzanti aperte a tutta la cittadinanza, è spesso decisiva nei percorsi di riabilitazione e integrazione. Per questo riteniamo fondamentale creare spazi dove la cura clinica e la relazione sociale possano sostenersi a vicenda”.

“Safe space” è parte del più ampio progetto “PERSONE” (Percorsi Emilia-Romagna Salute Obiettivo Nessun Escluso), promosso dalla Regione Emilia-Romagna, realizzato dalle Aziende sanitarie e finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI 21-27, pro.248).


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