Il decreto rilancio varato dal governo prevede lo stanziamento di 120 milioni di euro per il bonus mobilità.
E’ previsto un rimborso spesa che copre il 60 % dell’acquisto, fino a un massimo di 500 euro, su biciclette nuove o usate, tradizionali o a pedalata assistita; handbike nuove o usate; monopattini; hoverboard; segway e servizi di mobilità condivisa. Le modalità di rimborso sono chiaramente spiegate sul sito del ministero dell’ambiente e avverranno in due fasi: nella prima fase saranno rimborsati direttamente i cittadini; nella seconda, quando sarà operativa l’applicazione, direttamente il commerciante al quale il cittadino pagherà il restante 40%.
Il sito chiarisce inoltre i beneficiari del buono: “Possono usufruire del buono mobilità per l’anno 2020 i maggiorenni che hanno la residenza (e non il domicilio) nei capoluoghi di Regione (anche sotto i 50.000 abitanti), nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti).”
Considerando che in Emilia Romagna la città Metropolitana è Bologna(390.636), che è anche capoluogo di regione, e considerati i capoluoghi di provincia quali Parma (196.518), Modena (186.307), Reggio-Emilia (171.999), Ravenna (157.663), Ferrara (132.052), Forlì (117.798), Piacenza (103.942), tutti con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, risultano esclusi tutti i comuni che a essi fanno riferimento e limitrofi alle sopra elencate città, se non hanno popolazione superiore a 50.000 abitanti.
Banalmente, per rimanere a Parma: perchè a Corcagnano sì e a Sorbolo-Mezzani no? Forse non utilizzano la bicicletta? E neppure a Fidenza (27.041) utilizzano la bicicletta?
Chiediamo alla regione Emilia-Romagna di estendere con risorse proprie il bonus anche ai comuni esclusi dal decreto ministeriale per evitare discriminazioni tra cittadini.
Buona parte di chi lavora nei comuni capoluogo non vi risiede ma ha comunque parte della propria vita concentrata su queste città (scuola dei figli, attività sportive e ricreative ecc) che necessitano di spostamenti che potrebbero essere combinati (mezzo pubblico/proprio+bici/monopattino e non solo limitati all’uso della propria auto.
Coordinamento Parma in Azione
Filippo Mazzieri
Serena Brandini
Massimo Pinardi