Rainieri e Occhi (Lega): “Il termalismo tradizionale completamente trascurato da Bonaccini”

di UG

“Il termalismo è stato completamente dimenticato nelle linee di mandato di Bonaccini. È l’ennesima delusione che la sinistra al governo dell’Emilia-Romagna riserva a Salsomaggiore e Tabiano che invece giustamente speravano che il loro rilancio avesse maggiore considerazione per diverse e valide ragioni legate all’epidemia di covid-19 ed alla conseguente crisi economica”. È quanto hanno dichiarato i Consiglieri regionali del Gruppo Lega Salvini Emilia-Romagna, il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa, Fabio Rainieri ed Emiliano Occhi, riguardo all’assenza di un indirizzo sul futuro del termalismo nel programma per la legislatura regionale presentato negli scorsi giorni in Assemblea legislativa dal Governatore Stefano Bonaccini.

“In un programma così articolato e così lungamente studiato da essere consegnato ai Consiglieri solo poche ore prima dell’Assemblea che lo doveva valutare, ci si aspettava decisamente qualcosa di più che una misera indicazione del prodotto turistico tematico trasversale “Terme e benessere” da valorizzare assieme a tutti gli altri prodotti turistici, senza nemmeno indicarne la sua peculiarità – hanno proseguito i due consiglieri regionali leghisti – Non solo non si è voluto considerare che il termale, specie quello delle località tradizionali, è uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi dovuta al covid-19, ma non si è voluta fare marcia indietro, nonostante le tante promesse elettorali, rispetto a quelle politiche regionali sconsiderate, per le quali da decenni, le terre con le acque che fanno bene alla salute, sono state abbandonate al loro destino. Non c’è stato nemmeno un accenno alle potenzialità che le acque di Salsomaggiore e Tabiano hanno, ciascuna con le sue diverse caratteristiche, nella prevenzione e nella cura delle malattie respiratorie, non solo e non tanto in una prospettiva di rilancio economico del territorio, ma soprattutto in quella di migliorare la salute pubblica che si è trovata in grave difficoltà proprio per un virus che ha causato gravissimi disturbi respiratori. E non lo diciamo solo noi che il maggiore sostegno a queste cure consentirebbe un grande risparmio al Servizio Sanitario Nazionale, perché da tempo lo affermano tanti scienziati, sia medici che economisti. Per quanto ci riguarda, dai banchi dell’opposizione in Assemblea regionale continueremo ad insistere per un piano speciale di rilancio del termalismo nelle località tradizionali nel quale, per l’immediato, inserire le misure suggerite anche dagli stessi soggetti di questo particolare settore come l’eliminazione del ticket in età pediatrica, il secondo ciclo di cura garantito dal SSN agli over 65, il ripristino della garanzia delle prestazioni accessorie per i curandi assicurati INPS e l’allargamento della platea degli stessi curandi. Ma tale piano non può prevedere solo sostegni di carattere economico, anzi, dovrà costruire i presupposti per il rilancio attraverso quella classificazione delle acque termali che si aspetta da decenni, oltre che un forte sostegno alla ricerca scientifica sulla salubrità delle stesse acque anche in funzione della prevenzione e della cura del covid-19.

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