La scrivente O.S. FISI in base al prot. 15/062021 n.0590788 revoca la diffida Regione Emilia Romagna di una nota del D.G. Cura della Persona Salute e Welfare meglio specificate dalla Dott.ssa Kriakula Petrucolas, avente come oggetto ‘ ulteriori indicazioni del D.L. 44/2021 art.4. (leggi circolare)
Nella citata nota si dispone che le Aziende Sanitarie organizzano un collegio di esperti che valuteranno le situazioni di cui al comma 2 dell’ art.4 del D.L. 44/2021 , di cui:
Venga individuato un coordinatore
1) Dirigente Medico Specialista in medicina legale
2) Dirigente Medico specialista in Igiene e medicina preventiva
3) Dirigente Medico specialista in medicina del lavoro
Orbene il comma 2 dell’ art.4 del D.L. n.44 ( convertito in legge 76/2021) prevede che la vaccinazione anticovid-19 non sia obbligatoria e possa essere omessa o differita solo in caso di accertato pericolo per la salute, attestato dal medico di medicina generale.
Inoltre si rende noto la denuncia al Tribunale di Bologna alla dott.ssa Kriakoula Petrapulacos per sospetta violazione del D.L. 44/2021.
Inoltre si rende sempre noto che 92 operatori sanitari in Emilia Romagna, attraverso i nostri legali, hanno fatto ricorso al TAR per essere stati sospesi dal lavoro.
La scrivente O.S. in merito allo sciopero nazionale indetto per il 30 giugno con manifestazione ore 15 a Bologna protesta contro il vaccino anticovid-19 obbligatorio per personale sanitario e farmacisti. Ci risulta che tale obbligatorietà viola l’ art.32 della Costituzione, delle leggi europee e dei trattati di Norimberga e di Olvedo. Inoltre il personale sanitario che verrà sospeso , senza stipendio non è normato da nessuna legge. A riprova di ciò, un reo confesso che chiede patteggiamento e la pena viene trasformata in arresto domiciliare, il reo confesso ha diritto al 50% dello stipendio che percepiva.
Il segretario regionale con incarico nazionale FISI (Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali)
Dario Di Marcoberardino

