Dopo lo stop causa pandemia, dallo scorso 1° luglio sono ripartiti gli sfratti anche in provincia di Parma, riaccendendo così un’altra emergenza: quella abitativa. In particolare, si tratta del primo scaglione esecutivo, cioè quello relativo alle richieste di sfratto depositate prima del 28 febbraio 2020. Il secondo scaglione di sfratti attuabili partirà il 1° di ottobre e riguarderà le richieste fatte dai proprietari dal 28 febbraio al 30 settembre 2020. L’ultimo blocco partirà dal 1° gennaio del prossimo anno e renderà attuabili le richieste di sfratto depositate nell’ultima fase della pandemia, dal 1° ottobre 2020 al 30 giugno 2021.
U.Di.Con. Emilia-Romagna (Unione per la Difesa dei Consumatori) è da sempre attenta a questo tema, che anche a Parma ha visto negli anni scorsi un robusto numero di sfratti. Nei prossimi mesi, alla luce delle profonde difficoltà economiche che hanno colpito tanti cittadini e consumatori, i numeri sono destinati a crescere ulteriormente, creando una voragine sociale preoccupante. E’ per questo che U.Di.Con.Emilia-Romagna lancia un appello alle amministrazioni del territorio perché tengano conto di questo nuovo fronte dell’emergenza e si adoperino per confermare nei loro bilanci fondi sufficienti ad erogare contributi per l’affitto destinati alle famiglie più in difficoltà, soprattutto in prospettiva dei prossimi mesi quando gli sfratti torneranno ad essere pienamente operativi.
Sempre U.Di.Con si rende disponibile a raccogliere le segnalazioni dei cittadini e fornire loro tutte le informazioni necessarie per conoscere il quadro normativo vigente in materia.

