I compagni delle bocciature e la stoltezza politica (MarcoMaria Freddi)

di UG

Cara amica, caro amico,

dopo le tante polemiche sui social e i commenti dei vari soggetti chiamati in causa dalle mie missive, ti invio il testo della terza mozione immobili della chiesa, mozione bocciata per tre volte da maggioranza ed opposizione in Consiglio Comunale di Parma, te la invio perché tu possa leggerla e giudicarla per i suoi contenuti e i suoi “toni”.

Ti invio la mozione che chiedeva al Vescovo di Parma, Enrico Solmi, di farsi artefice e coordinatore di un tavolo con le istituzioni locali e le congregazioni religiose, per verificare se esistessero a Parma immobili della Chiesa sottoutilizzati o inutilizzati, “contenitori” da destinare a “nuovi contenuti” sociali.

Il voto negativo, per la terza volta, delle consigliere e consiglieri Lorenzo Lavagetto, Caterina Bonetti, Giuseppe Massari, Daria Jacopozzi, Sandro Maria Campanini, Fabrizio Pezzuto e Bruno Agnetti pesano, politicamente pesano molto, poiché l’insipienza e l’analfabetismo politico dei consiglieri di Effetto Parma era previsto e prevedibile.

Per questo, per protesta contro la goffaggine e la stoltezza politica degli atei clericali, dei laici devoti e delle paternali e patetiche maestrine dalla penna rossa, non parteciperò più ad alcun Consiglio Comunale, parteciperò solo all’ultimo, al consiglio dei saluti, dove non risparmierò nulla a nessuno.

Cara amica, caro amico, il rispetto non lo si deve a nessuno aprioristicamente e per nessun motivo, e per certo, i contrari pretestuosi per forma e bon ton della mozione non hanno il mio, così come non l’avranno da chi in difficoltà abitativa o senza fissa dimora spesso con disagi mentali o semplicemente fragili.

Spero in campagna elettorale, i compagni delle bocciature, ben tre, non abbiano la spudoratezza di nominare le categorie fragili della città, che almeno abbiano la decenza di evitare di impartire lezioni di come fare le cose.

Care anime belle, cari compagni, la triste vicenda della mozione immobili che vi segnerà ed inseguirà per tutta la campagna elettorale è stata graficamente ben rappresentata da Gianluca Foglia dove, sconsolato e malinconico, fa dire alla vignetta: “è più facile riempire la bocca col vangelo che un immobile vuoto della chiesa”.

La preoccupazione di dover servire due padroni, cari compagni, allarmarsi per un pericolo non elettoralmente spendibile, volendo tutelare interessi e contenuti di una fede religiosa al pari delle destre, xenofobe, razziste, “pro-vita”, antiabortiste e omofobiche che nei comizi brandiscono bibbie e rosari non mi appartiene e ve la lascio tutta, la mia speranza è quella di sentire dagli esponenti della Società Aperta in campagna elettorale che la palombella finalmente è rossa.

Un abbaccio.

MarcoMaria Freddi – Radicale Consigliere Comunale di Parma


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