Oltre cento milioni di fondi europei, quasi tutti provenienti dal PNRR, arrivano nelle casse del Comune di Parma e concorreranno a realizzare una serie di interventi urbanistici e sociali di cui la città ha grande bisogno: dalla nuova scuola nel Parco alla modernizzazione del Palasport, dal progetto ATUSS di riqualificazione urbana del quartiere San Leonardo (scuola Vicini, parco dei Vetrai, via Milano, Piazzale Salsi e parco della scuola Micheli, ex municipio di Cortile San Martino), al restauro dell’Ospedale Vecchio in via D’Azeglio. Altri progetti riguardano poi la mobilità sostenibile (nove chilometri di nuove piste ciclabili), la cultura (riqualificazione del Teatro Regio e dell’Auditorium Paganini) e altri settori ancora della vita e dell’ambiente urbano.
“Questi ingenti fondi rappresentano di un’opportunità unica per migliorare la città e di conseguenza la qualità di vita dei parmigiani all’insegna prima di tutto della transizione energetica”, commenta il deputato emiliano del M5S Davide Zanichelli. “Su questo giudizio, tutte le forze politiche concordano. Gli obiettivi che queste risorse intendono centrare, del resto, sono condivisi da tutti e i soldi dovranno necessariamente essere spesi con attenzione, in quanto le risorse europee possono essere utilizzate solo nel rispetto dei requisiti comunitari e richiedono una rendicontazione completa da terminare entro giugno 2026”.
“Se il PNRR viene riconosciuto come formidabile opportunità, quello che viene raramente sottolineato”, continua Zanichelli, “è che un simile invio di finanziamenti a favore della città è merito in grandissima parte di Giuseppe Conte. Senza l’abile e instancabile opera di mediazione da lui attuata nell’estate del 2020 in sede europea, queste risorse mai sarebbero arrivate in Italia e quindi anche ai parmigiani. I miglioramenti urbani e sociali che investiranno, come ci auguriamo, la qualità di vita dei cittadini di Parma sono la conseguenza del grande lavoro svolto dall’ex premier e attuale Presidente del M5S. I politici degli altri partiti e gli amministratori lo sanno bene ma evitano troppo spesso di ricordarlo. È doveroso ricordare dunque come sono andate le cose: non si tratta di fare propaganda, ma di dire la verità.”, conclude il parlamentare pentastellato.

