Lettera di Michele Guerra alla città, prima del silenzio elettorale
Care cittadine e cittadini,
sono state settimane, mesi a dir poco meravigliosi, in cui ho potuto attraversare tutta la città, trovandola pronta a guardare con coraggio il suo futuro. Porto dentro di me le ragazze e i ragazzi, le donne e gli uomini che ho incontrato, l’energia delle nostre associazioni, le nostre radici e la loro proiezione futura.
Parma è la città in cui sono cresciuto e che mi rende orgoglioso, la città che mi ha offerto tanto e in cui ho trovato la mia strada. Dal Romagnosi all’Università, fino, oggi, alle scuole dei miei figli, dove si realizza la forza multiculturale della Parma dei prossimi anni.
Tutto questo mi ha spinto cinque anni fa ad accettare un compito per me nuovo come quello di Assessore alla Cultura. E dopo tante sfide vinte, tra cui quella unica e appassionante di Parma Capitale Italiana della Cultura, e tanta resistenza di fronte alle più imprevedibili difficoltà, ho deciso di mettermi a disposizione e iniziare questo grande viaggio, con tutti voi, per la nostra città, con obiettivi chiari, ambiziosi, che lungo il percorso si arricchiscono di contributi, valori e persone.
La nostra campagna si è sviluppata nei tredici quartieri della città, per le strade, nelle piazze, nei mercati, nelle cooperative sociali, nelle scuole, tra le associazioni, nelle imprese ed è stata per noi l’inizio della Parma che verrà. Insieme abbiamo ripetuto, ovunque fossimo, un concetto che è semplice, ma che mi responsabilizza fortemente: “Ho scelto il futuro”.
Ho scelto il futuro e non torno indietro. Il futuro della qualità, della condivisione, del benessere per tutti, di una Parma orgoglio nazionale, laboriosa, attenta, dignitosa e fiera, lontana dalla vergogna che abbiamo dovuto provare quando la nostra città fu portata sull’orlo del fallimento e commissariata. Il futuro che, da Sindaco, costruirò dall’interno di una coalizione ricca di idee, collaborativa, inedita, che fa di competenze e affidabilità il suo primo vessillo.
Tra qualche giorno, domenica 12 giugno dalle 7 alle 23, per scegliere il futuro basterà solo un segno. Vi chiedo di sostenerci, di portare avanti questa visione insieme a noi.
Michele Guerra