
27/04/2011
In occasione della Giornata mondiale della Proprietà Intellettuale, si terrà l’incontro “Creative Commons – Approcci collaborativi alla Proprietà Intellettuale”, organizzato dalla Camera di Commercio di Torino e dal Centro Patlib, in collaborazione con l’Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale e Creative Commons Italia.
L’evento è dedicato all’approfondimento delle licenze Creative Commons (CC) e alla loro recente applicazione in campo brevettuale. Si tratteranno le esperienze in merito, le difficoltà, gli sviluppi e il ruolo che le CC possono ricoprire nel mondo dell’impresa, degli enti pubblici e nella società.
Sono interventi Alessandro Barberis, Presidente della Camera di Commercio di Torino; Luciano Bosotti, Presidente dell’Ordine dei Consulenti in Proprietà industriale; Juan Carlos De Martin, Lead Creative Commons Italia e Marco Ricolfi, Coordinatore scientifico Creative Commons Italia, entrambi Co-fondatori e Co-direttori del Centro NEXA su Internet & Società del Politecnico di Torino; Mario Aprà, Consulente in Proprietà industriale.
I destinatari diretti sono state le imprese stesse che, dai nuovi approcci collaborativi alla Proprietà intellettuale, possono far derivare nuove prospettive di business.
Oltre 3.000 nuove voci su Wikipedia, Wikimedia Commons e Wikisource e moltissimi contenuti liberati con licenza Creative Commons.
Dieci istituzioni culturali hanno sostenuto la condivisione dei saperi e fatto proprio l’uso di Wikipedia e delle licenze Creative Commons per rendere accessibili i loro contenuti e progettare procedure per proseguire in futuro in questa direzione.
Le istituzioni culturali che hanno seguito il percorso di formazione hanno adottato una licenza Creative Commons Attribution Share Alike (CC BY-SA 3.0) su una selezione dei propri contenuti poi caricati su Wikipedia. Un caso significativo è l’adozione di questa licenza su Artgate, l’archivo online della collezione di opere d’arte della Fondazione Cariplo, costituita a partire dal 1923 e oggi accessibile su Wikipedia in italiano e inglese. Per citare qualche altro esempio, sempre la Fondazione Cariplo ha contribuito a Wikipedia in italiano e inglese con 500 articoli e oltre 800 immagini caricate su Wikimedia Commons, la banca dati multimediale di Wikipedia; l’Associazione Amici del Museo delle Grigne di Esino Lario, precursore del progetto, ha caricato oltre 1800 documenti dell’Archivio Pietro Pensa sulla storia della Lombardia; il centro di arte contemporanea e archivio video Caoreof DOCVA di Milano sta coinvolgendo curatori, critici d’arte e artisti per rendere disponibili le sue pubblicazioni su Wikisource, la banca dati di pubblicazioni e saggi di Wikipedia; l’Africa Centre ha focalizzato la sua attenzione sulla poesia africana su Wikipedia in inglese; l’organizzazione COSV ha cominciato a rilasciare immagini dell’Africa del suo archivio fotografico su Wikimedia Commons e voci come intercultura e patrimonio culturali si sono arricchite su Wikipedia in italiano del contributo dei collaboratori del portale Patrimonio e Intercultura e della Fondazione ISMU. Tra le nuove partecipazioni, le Civiche Raccolte Extraeuropee del Castello Sforzesco di Milano hanno aderito al progetto Share Your Knowledge e nel 2012 renderanno anche loro accessibili su Wikipedia i propri documenti.
L’esperienza delle istituzioni che partecipano a Share Your Knowledge, la storia del progetto, i risultati raggiunti e in progress sono raccontati su Wikipedia, sono inoltre online le ‘Linee Guida’ di Share Your Knowledge, uno strumento importante per valutare il lavoro fatto in questi mesi e renderlo riproducibile. Le linee guida sono organizzate in un percorso che accompagna passo dopo passo le istituzioni culturali che vogliano adottare le licenze Creative Commons sulla propria documentazione e contribuire a Wikipedia.
Accanto alle linee guida, altro capitolo di analisi e riflessione è la sezione ‘Valutazione’, realizzata grazie al contributo del gruppo di valutatori che coinvolge Fondazione IULM, DensityDesign Research Lab – Dipartimento INDACO/Politecnico di Milano, WikiCulture.net, Guido Ferilli, Flavia Marzano, Ermanno Pandoli, Pier Luigi Sacco, Domenico Sedini, Chiara Somajni e Dario Taraborelli. All’interno, si trovano una serie di casi studio, legati sia all’uso delle licenze che alla relizzazione delle voci, che documentano i risultati della collaborazione tra le istituzioni coinvolte e Share Your Knowledge. Una valutazione visiva, realizzata dal DensityDesign Research Lab – Dipartimento INDACO/Politecnico di Milano mostra in immagini l’analisi del progetto, della metodologia utilizzata e del percorso di quattro istituzioni.