Si è concluso con il seminario dal titolo “I nuovi protagonisti del mercato finanziario” il ciclo di incontri in materia di educazione finanziaria organizzato ad CNA Parma in collaborazione con il Dimetech Lab del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma.
Il bilancio particolarmente positivo degli incontri e la volontà di consolidare il rapporto con l’Università è stato rimarcato da Andrea Allodi, direttore di CNA Parma: “Le tematiche del credito – precisa Allodi – sono da sempre centrali per le imprese e spesso proprio dalla gestione delle problematiche finanziarie dipende il futuro delle PMI. La collaborazione con Dimetech Lab ci ha portato ad affrontare temi sui quali, fino ad oggi, avevamo trattato solo privatamente, con qualche imprenditore. Una bellissima collaborazione questa realizzata con l’Università, che vorremmo continuasse negli anni a venire perché nel campo creditizio l’evoluzione è continua”.
“Sia nei momenti di rilancio ed investimento che in quelli di difficoltà, come può essere considerato quello che stiamo attraversando, l’apporto del sistema bancario e creditizio è fondamentale per lo sviluppo o la sopravvivenza delle imprese”, ha commentato Paolo Giuffredi presidente Provinciale di CNA Parma. “La formazione dei nostri associati è uno degli obiettivi prioritari della nostra Associazione. Siamo contenti di aver ospitato queste iniziative e ci auguriamo che il rapporto che abbiamo creato con Dimetech Lab possa ancora crescere”.
CNA Parma sulle tematiche del credito delle PMI ha creato una società apposita, Prefina Parma – presente all’incontro nella persona del presidente neo eletto Marco Triulzi – che assiste le imprese e le aiuta orientarsi nel mondo del credito, consentendole di ottenere le agevolazioni che il sistema mette a disposizione.
Giulio Tagliavini, professore di economia degli intermediari finanziari all’Università di Parma, intervenuto all’incontro, ha messo in guardia i partecipanti sulla attuale complessità del mercato degli investimenti. “L’evoluzione che potremmo vedere nei prossimi mesi è assai varia” – ha precisato Tagliavini. “Andiamo da una quadro progressivamente normalizzato, con nuovi buoni rendimenti, a un quadro nuovamente destabilizzato da rischi geopolitici, dal prezzo delle materie prime che torna su livelli proibitivi e dall’inflazione che stiamo sperimentando di giorno in giorno”.
“Tutto considerato – prosegue Tagliavini – la situazione di questi giorni è decisamente migliore di quella che vedevamo due mesi fa, ma le incertezze rimangono importanti. In questo contesto è utilissimo affrontare i propri investimenti con cautela e sulla base di obiettivi non speculativi. Nel medio termine possiamo ritenere interessanti i rendimenti non trascurabili che diverse obbligazioni e titoli di stato offrono, sulla base dei rialzi dei tassi di interesse che si sono stati realizzati da parte della autorità monetarie e di quelli che sono previsti”.
“I certificati di investimento, ad esempio – ha concluso – possono aiutare nel realizzare investimenti diversificati e al coperto dei rischi estremi di riduzione dei prezzi sui mercati”.
Sul punto è intervenuto l’avvocato Giuseppe G. Luciani del Dimetech Lab dell’Università di Parma, il quale ha rilevato che il mercato dei certificati è cresciuto con un incremento di quasi il 90% su SeDeX e di circa il 35% su Cert-X, analogamente a quanto è accaduto per il mercato degli ETF, ETC/ETN. Peraltro il mercato SeDeX di Borsa Italiana, dedicato alla negoziazione di Certificates e Covered Warrant, si è sviluppato fino a diventare uno dei primi mercati europei, con diverse migliaia di prodotti a listino.
“I certificati di investimento sono strumenti finanziari complessi – spiega l’avv. Luciani – che possono presentare contestualmente opportunità e rischi molto elevati e di difficile comprensione anche per gli esperti della materia. Uno strumento molto utile per l’investitore è rappresentato dal KID (key information document), introdotto dal Regolamento europeo n. 1286/2014. Il KID deve essere consegnato al cliente prima che questi effettui un investimento e consiste in un documento che fornisce all’investitore sinteticamente le informazioni chiave sulle caratteristiche dello specifico strumento che intende acquistare e gli contente di verificare se l’investimento sia conforme o meno ai propri obiettivi di investimento”.
“Spesso non ci rendiamo conto – ha concluso Tagliavini – della grande capacità che hanno i consumatori e i produttori di innovare i propri comportamenti e di affrontare in modo nuovo i problemi che via via si presentano. La capacità di adattamento è rilevante ed alle base del pronto recupero dai problemi che si presentano e della ripartenza dell’economia. Questo è alla base dello scenario relativamente favorevole per i nuovi investimenti che facciamo in questo periodo”.