“Nella mia recente visita al quartiere San Leonardo, ho incontrato alcune persone e visitato luoghi in cui i cittadini stanno con forza lottando contro il degrado e l’illegalità che avvolge alcune zone del quartiere.
Arrivando da via Trento, non può sfuggire l’inutilità di alcune rastrelliere per biciclette all’incrocio con via Monte Altissimo evidentemente inutilizzabili come deterrente per i ladri di biciclette. Superato il sottopassaggio e i vari graffiti che colorano maleducatamente la zona, ci si avvicina alla ferita aperta del c.d. “Wopa”, il cantiere interrotto delle Ex Officine Manzini, in una via Palermo spesso teatro di risse e spaccio.
È evidente che questa via nascosta dalla ferrovia necessiti di urgente riqualificazione e di controlli mirati che aiutino le famiglie che abitano la zona a riprendersi il territorio. Perché nel San Leonardo sono tanti gli immobili residenziali nel reticolo delle vie che confluiscono in via Trento, via Venezia e via San Leonardo, così come sono tanti gli esercizi commerciali di vicinato i cui titolari riescono a farti sentire parte di un vero quartiere in cui i rapporti personali sono quotidiani.
Le iniziative scolastiche, della Parrocchia, delle associazioni come la Biblioteca Sociale Roberta Venturini, lo sportello “Consultami” di Intesa San Martino, della San Leo ASD, di altri enti del terzo settore e di singoli residenti sono lodevoli e indispensabili nel tenere alta l’attenzione verso bimbi e ragazzi e valorizzare il territorio sociale, le persone e i parchi.
Michele Guerra è una Ferrari usata come una Twingo (di Andrea Marsiletti)
Dall’inizio del mio impegno politico per la città ho sempre sostenuto che occorre avere una visione di città. Una città che comprenda il centro storico, i quartieri e le frazioni perché non ci siano corpi estranei bensì un’unica nostra comunità che ora ha superato i duecentomila residenti. Molti, invece, pensano che Parma sia più ristretta: dalla stazione alla Cittadella e dal Ponte di Mezzo a Barriera Repubblica. La valorizzazione del centro storico è una delle tante attività che merita Parma, ma ciò deve avvenire senza creare cesure con gli altri quartieri, senza creare ghetti o abbandonare intere zone e cittadini al degrado e alla microcriminalità.
E i cittadini del quartiere San Leonardo non meritano di essere abbandonati: gli street tutor e l’attività dei vigili non basta, serve una serie di controlli mirati negli esercizi commerciali, nelle utenze e nelle abitazioni, senza pregiudizi ideologici, onde evitare abusi e fermare quell’illegalità che spesso confluisce nella criminalità.
L’unica promessa che mi sono permessa di fare ai residenti è che continuerò a seguire con attenzione e presenza la vita del quartiere per cercare di migliorarne la quotidianità, perché la convivenza multietnica si realizzi nel reciproco rispetto ma anche con il ripristino diffuso della legalità.”
Così Laura Cavandoli, deputato della Lega e consigliere comunale a Parma

