“Per migliorare il decoro e difendere la vocazione storica e turistica del centro storico di Parma occorrerebbe rafforzare le inibizioni in vigore dallo scorso anno. Invece, nonostante la situazione stia peggiorando, il Comune di Parma con la complicità della Regione Emilia-Romagna, vuole allargare le maglie con un’iniziativa assolutamente irragionevole che ha finalità solo ideologiche da estrema sinistra lassista e pro immigrazione senza controllo”.
Così il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri, è intervenuto sul nuovo Regolamento per l’esercizio delle attività artigianali, commerciali e per la somministrazione di alimenti e bevande nel territorio del centro storico di Parma in procinto di essere approvato dal Consiglio comunale nei prossimi giorni.
“Sulle modifiche al regolamento sperimentale approvato l’anno scorso che alleggeriscono i divieti di insediamento e di trasferimento all’interno dei viali di circonvallazione di money transfer, internet point e lavanderie self-service ho presentato un’interrogazione alla Giunta regionale. C’è infatti un’intesa tra Comune di Parma e Regione Emilia-Romagna che ha aperto a queste modifiche – ha proseguito Rainieri – Mentre con il vecchio regolamento queste attività non potevano proprio insediarsi o trasferirsi, con il nuovo lo potranno fare rispettando il vincolo di essere presidiate fisicamente da operatori o virtualmente con la videosorveglianza. Solo che in quest’ultimo caso che sarà il più frequente non si capisce chi controlla se le telecamere sono funzionanti e non si capisce se c’è un operatore che monitori costantemente quello che riprendono. Sarebbe invece stato meglio mantenere quelle chiare inibizioni e prevedere nuovi meccanismi che non consentano di aggirarle. Inoltre permane il problema delle bevande alcoliche da asporto commerciabili a tutte le ore. Proprio le vendite di alcolici a basso prezzo nei minimarket è all’origine di frequenti disordini, come accaduto anche di recente. Non c’era una soluzione nel vecchio regolamento e non è stata trovata nemmeno nel nuovo. Nell’interrogazione ho quindi chiesto all’amministrazione regionale come valuta il divieto della vendita d’asporto delle bevande alcoliche dalle 19 alle 7 su tutto il centro storico”.

