Intervista a Francesca Gambarini, consigliere di opposizione a Fidenza ed esponente di Forza Italia.
A livello nazionale esiste ancora uno spazio per Forza Italia o ormai siete destinati ad essere prosciugati dalla Lega di Salvini?
Per Forza Italia c’è uno spazio molto ampio: dobbiamo soltanto (ri)conquistarlo. Certo, per farlo è necessario (e per esempio è necessario in Emilia Romagna), un rinnovamento dei dirigenti del partito.
Dobbiamo tornare a parlare dei temi che interessano al nostro elettorato, fatto soprattutto di imprenditori, artigiani e professionisti. Dobbiamo parlare a quella parte del Paese che non si riconosce nella sinistra o nei suoi derivati più ideologici, i 5 stelle – basti pensare al cosiddetto decreto dignità, roba da Pci degli anni Sessanta – e dare soluzioni di buon senso e concrete ai loro problemi e alle loro esigenze. Se non saremo in grado di rinnovarci avremo grosse difficoltà.
Alcuni di voi sono stati molto critici con la dirigenza locale di Forza Italia all’indomani della sconfitta alle recenti comunali di Salsomaggiore. Pensi che la vittoria fosse alla portata del centrodestra con un’altra candidatura?
A Salso il centrodestra ha buttato via la vittoria. In un momento così favorevole a livello nazionale per riuscire a perdere ci è voluto un grosso impegno. Questo significa che, e mi permetto di parlare esclusivamente per Forza Italia, è stato sbagliato tutto: dalla candidata sindaco ai candidati consiglieri della lista all’impostazione della campagna elettorale. E, quindi, lo ribadisco: chi in Forza Italia ha avallato certe scelte deve dimettersi. Sono state escluse persone che hanno dimostrato di avere capacità e competenze e che amano Salso. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Il dramma è che i vertici locali, provinciali e regionali del partito non se ne vogliono rendere conto.
Come sono i rapporti dentro la coalizione di centrodestra a Fidenza, in particolare con la Lega?
I rapporti all’interno della coalizione di centrodestra sono ottimi. Stiamo lavorando insieme su molti temi, cercando di fare un’opposizione che sia il più possibile costruttiva e utile alla città. Il rapporto con i rappresentanti della Lega è molto buono e siamo uniti nell’opposizione alla pessima amministrazione Massari. Il centrodestra a Fidenza è vivo e sta lavorando per costruire un’alternativa seria al malgoverno di Massari.
La candidatura di Massari sembra forte, o sbaglio?
Un sindaco uscente si ricandida presentandosi con ciò che ha fatto e che non ha fatto per la città. I cittadini giudicheranno. Alle elezioni tutti i candidati partono da zero ma questa volta Massari dovrà rendere conto di tante cose: dalla ripresa della cementificazione all’aumento di tasse e tariffe, dalla crisi del centro storico alla crescente insicurezza. E poi dovrà dire perché ha speso 200 mila euro per un evento di 3 giorni nemmeno così ben riuscito o perché continua a negare l’arrivo di nuovo presunti profughi. A me non sembra il modo giusto per fare il bene di Fidenza e gestire i soldi dei fidentini. Con 200 mila euro si sarebbero potute fare tante cose e di sicuro non si risolleva il centro con un evento di 3 giorni. Non mi sembra sia una candidatura così forte la sua! Inoltre nella coalizione di centrosinistra e nel Pd non è tutto rose e fiori… Vedremo!
Chi e come sceglierà il candidato sindaco del centrodestra di Fidenza, ma soprattutto per fare che cosa?
Il candidato del centrodestra sarà scelto a Fidenza in base a capacità e competenze. Le cose da fare sono tante: dalla sicurezza, al rilancio del centro e della città nella sua complesso, al taglio delle tasse locali, al sostegno a chi è in difficoltà. Il nostro programma nascerà dell’ascolto dei fidentini e sarà fatto insieme a loro. Tanti fidentini si rivolgono a noi ogni giorno per segnalarci cosa non va, ma anche per fare proposte. Vorremmo anche ridare importanza alla trasparenza e alla partecipazione, perfette sconosciute per l’amministrazione Massari, amante delle decisioni calate dall’alto nell’interesse prima di tutto del partito. AM

