È di questi giorni la notizia che il deficit pubblico italiano nel 2023 ( in soldoni la differenza tra entrate e uscite dello Stato) è arrivato al 7,3% del PIL contro un 5,2% previsto. Detta così sembra una cifra molto alta. E in effetti il ministro dell’economia, il leghista Giorgetti, ha subito dato la colpa al Super bonus, parlando testualmente di ” emorragia da irresponsabile stagione legata al superbonus”.
Ovviamente la realtà è diversa e il governo omette di citare altri dati interessanti.
Innanzitutto l’anno scorso il PIL è cresciuto più delle attese, di poco ma è cresciuto: e diversi indicatori economici indicano che il comparto delle costruzioni sta ancora trainando l’economia italiana. In altre parole i bonus fiscali continuano ad avere un, piccolo, effetto positivo.
† Gesù, è inutile che torni sulla terra nella parusia, non ti riconosceremmo (di Andrea Marsiletti)
Ma, soprattutto, ciò che è importante dire è che sempre l’anno scorso il debito pubblico italiano, non solo non è cresciuto, ma è diminuito di ben tre punti. E lo stesso è avvenuto gli anni precedenti. Ciò è dovuto al fatto che il superbonus, innescando una crescita dell’ economia, si ripaga da solo ( attraverso le entrate fiscali che la crescita economica fa aumentare). Banalizzando lo Stato non deve indebitarsi per finanziare questi incentivi fiscali, ma al contrario ne ha un effetto benefico facendo diminuire lo stock del debito stesso.
Il punto ora è che il superbonus, con i dovuti accorgimenti e correzioni ( anche in base all’ esperienza acquisita negli ultimi anni) andrebbe reso strutturale per i prossimi 20 anni …per avere effetti duraturi sia da un punto di vista economico che ambientale.
Ora sta, quindi, ai cittadini scegliere, nelle varie competizioni elettorali previste prossimamente , se ascoltare la propaganda delle forze al governo, che non hanno di meglio da fare che smontare quanto di buono fatto dai governi Conte, oppure se dare fiducia a chi ha già dimostrato di avere a cuore, attraverso misure quali lo stesso superbonus, o il reddito di cittadinanza o ancora lo spazza corrotti, gli interessi e i bisogni dei cittadini.
Simone Guernelli
Coordinatore provinciale M5S PARMA