La manifestazione di riferimento per il settore agroalimentare Made in Italy, frutto della consolidata collaborazione tra Fiere di Parma e Federalimentare, presenta una 22esima edizione che quest’anno supererà ogni altra per numero di espositori (oltre 3.000 brand e una lista di attesa di 600 aziende) e per la presenza di buyer della grande distribuzione italiana e internazionale – ad oggi quasi 2.000 già registrati – provenienti da mercati come Stati Uniti, Germania, Spagna, Francia, Regno Unito e Medio Oriente.
Il 2024 sarà inoltre l’anno dei Paesi dell’area Asean, con il ritorno della Cina, la grande assente durante la pandemia, e un’importante delegazione dal Giappone.
Nel 2023 l’export, secondo i dati Istat, nonostante un leggero calo dei volumi ha registrato un valore pari a oltre 52 miliardi di euro, con un aumento del +6,6% rispetto al 2022.
L’orizzonte del settore è molto incerto a livello globale per l’incertezza degli scenari internazionali, ma anche delle normative intra ed extra UE.
Nonostante la riduzione dei margini e del reddito disponibile, il rischio di nuovi dazi e di legislazioni iper restrittive, le aziende del settore continuano ad investire e innovare guardando con crescente attenzione alle esigenze del consumatore e del pianeta, come dimostrano le migliaia di prodotti che saranno esposti a Cibus 2024 per ridare valore a categorie messe a dura prova dalle guerre e dalla crisi climatica.
Per continuare a crescere l’agroalimentare made in Italy deve dunque guardare all’estero e al futuro. Sta emergendo infatti un mix di fattori che possono rappresentare un rischio, ma anche una opportunità per le nostre imprese: volatilità materie prime, costi energetici, polarizzazione dei canali distributivi.
Un made in Italy sempre più presente sulle tavole di tutto il mondo e consapevole di un ruolo guida sul piano della qualità e sostenibilità si presenterà al gran completo in occasione della 22esima edizione di Cibus, 120mila mq di superficie espositiva distribuita su 8 padiglioni, offrirà uno spaccato completo del settore alimentare italiano, presentando in fiera tutto il meglio dei principali settori dell’Agroalimentare Made in Italy: formaggi e derivati del latte, carni e salumi, gastronomia e prodotti surgelati, oltre alla sezione grocery, con pasta, dolci, conserve e condimenti, pilastro del nostro export agroalimentare.
A Parma, grazie alla collaborazione con Agenzia ICE, saranno infatti presenti buyer, category manager e responsabili acquisti delle più importanti catene di supermercati.
Saranno inoltre presenti le realtà di riferimento a livello internazionale per l’horeca, così come gli importatori e i distributori chiave per il Made in Italy nel mondo.
Tra le autorità al taglio del nastro saranno presenti il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
Gli esponenti del Governo interverranno al convegno inaugurale “Dinamiche competitive internazionali nel settore agroalimentare”, che si terrà alle 10 nella sala Plenaria al Padiglione uno.
Il convegno, che affronterà il tema della competitività dei prodotti agroalimentari nello scenario internazionale e il potenziale impatto delle regolamentazioni sul futuro dei flussi commerciali, vedrà la partecipazione del presidente di Fiere di Parma Franco Mosconi, del presidente di Federalimentare Paolo Mascarino e del presidente dell’Agenzia ICE Matteo Zoppas.
A introdurre il tema del convegno, dopo i saluti istituzionali, saranno Fabio Antoldi, professore ordinario di Strategia Aziendale e di Imprenditorialità del dipartimento di Scienze economiche e sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Daniele Cerrato, professore Ordinario di Economia Aziendale, International Business e Corporate Strategy, dipartimento di Scienze economiche e sociali Università Cattolica del Sacro Cuore.
A seguire, la tavola rotonda, dove Paolo De Castro, membro del Parlamento Europeo, dialogherà con Nicola Levoni (presidente Levoni SpA), Giacomo Ponti (presidente Ponti SpA), Francesco Mutti – (amministratore delegato Mutti SpA) e Mauro Lusetti (presidente CONAD).