Il segretario generale Filca Cisl Roberto Varani, che rappresenta i lavoratori del settore edilizia nelle province di Parma e Piacenza, interviene relativamente all’ennesimo tragico incidente mortale sul lavoro, vittima un operaio di 59 anni impegnato in attività di manutenzione nell’impresa Grigolin di Ramiola. Con preghiera di pubblicazione.
“Ormai non si tratta più di emergenza: è fondamentale imporre la volontà assoluta di affrontare con risolutezza quello che sta diventando un vero e proprio allarme sociale che riguarda la salute e la sicurezza sul lavoro.
In attesa che le indagini facciano chiarezza sulle cause dell’incidente a Ramiola, dove un lavoratore ha perso la vita precipitando dal tetto di un capannone, vogliamo ricordare che quando si appaltano lavorazioni a ditte esterne, è necessario che il Duvri (Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza, redatto dal datore/committente laddove ci siano interferenze lavorative tra i propri lavoratori e quelli dell’impresa appaltatrice o, nel caso di affidamento di servizi di aziende esterne all’interno del proprio luogo di lavoro) non resti una raccolta di 70/80 pagine da dover archiviare un attimo dopo in un cassetto, come se già si fosse adempiuto alle regole di tutela dei lavoratori.
Tutta la documentazione relativa alla Salute e alla Sicurezza deve essere di dominio pubblico. Chi opera in situazioni di rischio o di pericolo dovrebbe essere interrogato sui contenuti di documenti così importanti e vitali, onde evitare che poi ci si interroghi su come e perchè una persona possa aver perso la vita sul posto di lavoro”.
Esprimendo solidarietà alla famiglia e a tutte le persone vicine al lavoratore deceduto, Roberto Varani ricorda che: “Per il rischio di cadute dall’alto, in edilizia, sono stati organizzati dai nostri Enti Scuola di Parma diversi seminari sul tema, a cui hanno partecipato, tra l’altro, numerosi datori di lavoro e consulenti. Però non basta. La cultura della sicurezza non ha confini o limiti: deve essere patrimonio di tutti. Gli incidenti sul lavoro non sono mai una fatalità: sono frutto dell’inosservanza di norme, di scarsi investimenti sulla prevenzione, di controlli e sanzioni”.


