Denunciato un 30 enne che tentava un’estorsione con la tecnica del “cavallo di ritorno”

di UG

I Carabinieri della stazione di Parma Centro hanno smascherato un giovane straniero, ritenuto il presunto responsabile di un’estorsione ai danni di una donna che aveva appena subito il furto del proprio telefono cellulare, l’uomo avrebbe chiesto 30 euro alla vittima per la restituzione del telefono.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 30enne straniero, ritenuto, in base alle indagini svolte, il presunto responsabile di un tentativo di estorsione con la tecnica del cosiddetto “cavallo di ritorno” ai danni di una 48enne residente a Parma.

L’episodio si è verificato intorno alle 13 del 20 giugno, quando la donna, mentre parlava al telefono con un’amica tramite auricolare, stava percorrendo a piedi il marciapiede del sottopasso ferroviario di via Trento. In quel frangente, ha incrociato, passandoci vicino, un gruppo di uomini che procedeva in direzione opposta, verso via Palermo.

Dopo aver fatto una decina di passi in direzione del centro città, la donna ha improvvisamente udito un fruscio nell’auricolare, perdendo il contatto telefonico con l’amica.

Controllando immediatamente nella borsa, si è accorta che il suo telefono cellulare era sparito e ha immediatamente intuito che probabilmente uno degli uomini del gruppo, con destrezza, glielo aveva sfilato.

Tornata verso casa e chiesto aiuto all’amica con cui era al telefono, la vittima ha deciso di sporgere denuncia nella caserma di strada Garibaldi.

Mentre si dirigeva a piedi verso la caserma in compagnia dell’amica, una volta giunte nuovamente nel punto in cui aveva subito il furto, le due donne sono state avvicinate da un uomo di colore. Quest’ultimo, rivolgendosi direttamente alla vittima, le ha proposto di restituirle il cellulare in cambio di 30 euro. La donna e l’amica, per temporeggiare, hanno risposto di voler prima rivedere il telefono, riuscendo a scattare una fotografia all’uomo.

Accortosi di essere stato fotografato, l’uomo si è immediatamente dato alla fuga in direzione di via Palermo, facendo perdere le proprie tracce.

Le due donne, giunte in caserma, hanno raccontato l’accaduto ai Carabinieri, fornendo una descrizione dettagliata dell’uomo e mostrando la fotografia scattata dall’amica della vittima.

I militari hanno avviato le ricerche, diramando la descrizione del sospettato a tutte le pattuglie presenti sul territorio.

Poco dopo, una pattuglia ha individuato un uomo corrispondente alla descrizione in una zona defilata di via Palermo. L’uomo, che non aveva con sé il telefono della vittima, è risultato anche privo di documenti d’identità.

È stato quindi accompagnato in caserma e identificato, tramite rilievi foto-dattiloscopici, in un 30enne straniero, senza fissa dimora in città e gravato da vicende di polizia e condanne per reati contro il patrimonio.

Dopo aver ascoltato i testimoni e raccolto sufficienti e schiaccianti elementi probatori a suo carico, i Carabinieri hanno denunciato l’uomo all’autorità giudiziaria.


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