La Polizia di Stato, nel pomeriggio del 22 luglio 2025, ha eseguito un decreto emesso dal Magistrato di Sorveglianza che ha disposto la cessazione della misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali e l’ordinanza di detenzione in carcere nei confronti di un cittadino italiano di 49 anni.
L’uomo era stato ammesso al beneficio dell’affidamento in prova per scontare la pena risultante da un provvedimento di cumulo, che comprendeva condanne per reati di furto in concorso e violazione di domicilio (2013), possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso (2015), violazione delle disposizioni in materia di patrocinio a spese dello Stato (2019), detenzione illegale di armi (2022), truffa e sostituzione di persona (2023).
La misura è stata revocata a causa dell’arrivo di un nuovo titolo di esecuzione di pena detentiva, che ha determinato una pena complessiva superiore ai sei anni, limite stabilito come requisito per l’accesso alle misure alternative alla detenzione, come l’affidamento in prova.
Gli ufficiali e gli agenti della Squadra Mobile hanno rintracciato il soggetto presso la sua abitazione e lo hanno accompagnato presso gli uffici della locale Questura per gli adempimenti di rito. Al termine delle procedure, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Parma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

