Compiano, truffa con la tecnica del “finto incidente stradale”: denunciato 32enne

di UG

La truffa del “finto incidente stradale” e quella dello “specchietto” mirano a convincere la vittima a pagare per danni mai causati. I Carabinieri avvertono che i rischi sono maggiori per chi non conosce queste truffe, in particolare anziani e neopatentati. È importante prestare attenzione a chi cerca di far fermare l’auto dopo un presunto urto non percepito. In caso di dubbi, soprattutto se viene chiesto denaro contante, si può chiamare subito il 112. La presenza della pattuglia spesso fa desistere il truffatore. Informarsi e mantenere la calma sono le migliori difese contro questi raggiri.

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Un’indagine lampo, condotta dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Borgo Val di Taro, si è conclusa con la denuncia alla Procura della Repubblica di Parma di un 32enne italiano. L’uomo è ritenuto l’autore di un tentativo di truffa ai danni di un 85enne valtarese, messo in atto con la nota tecnica del “finto incidente stradale”.

L’episodio risale alla mattina del 26 luglio, quando l’anziano, alla guida della propria auto sulla S.P. 3, all’altezza dello svincolo di Ponte nel Comune di Compiano, ha udito un forte rumore provenire dalla parte anteriore del veicolo. Non dando peso all’evento, l’auto era datata e non sembrava esserci nessun altro veicolo. Dopo alcune curve, l’85enne ha visto un’auto che lo tallonava, lampeggiando ripetutamente. Non si è allarmato, pensando a un automobilista frettoloso, ha rallentato e si è spostato sul margine destro per agevolare il sorpasso. L’auto ha continuato a seguirlo finché non è entrata nella proprietà dell’anziano. Sceso dall’auto, l’85enne si è trovato di fronte l’uomo sceso dall’altra vettura, che lo ha accusato bruscamente di aver causato l’incidente e di aver danneggiato la propria auto, mostrando una presunta macchia scura sul veicolo dell’anziano e chiedendo un risarcimento immediato in contanti per evitare l’intervento dell’assicurazione.

Convinto della propria innocenza, l’85enne ha notato che la macchia era in realtà sporco removibile con un fazzoletto, smascherando le reali intenzioni dell’uomo, che è fuggito. L’anziano ha quindi contattato i Carabinieri, fornito una descrizione dettagliata dell’uomo e dell’auto e sporto querela a Bedonia.

Poche ore dopo, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile di Borgotaro ha individuato l’auto sospetta a Ghiare di Berceto, diretta verso l’ingresso autostradale, e l’ha fermata per controllo. Il conducente è stato identificato in un 32enne italiano residente fuori regione, già noto alle forze dell’ordine per reati simili in altre province. Sono state identificate anche le persone trasportate e un’ulteriore auto che accompagnava lo stesso veicolo, entrambe ritenute parte del gruppo e gravate da precedenti specifici.

Per accertare l’eventuale coinvolgimento del 32enne nella truffa all’85enne, i Carabinieri hanno accompagnato tutti in caserma per ulteriori accertamenti. Grazie agli elementi forniti dall’anziano e a ulteriori verifiche, i militari hanno accertato le presunte responsabilità del 32enne, denunciandolo all’Autorità Giudiziaria.

Per le tre persone che accompagnavano l’indagato è stata avanzata proposta di misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno nei comuni della Valtaro interessati dagli eventi.

È doveroso sottolineare che l’indagato, al momento, è solo gravemente indiziato di reato. La sua posizione sarà valutata dall’Autorità Giudiziaria nel corso del procedimento e definita solo con eventuale condanna passata in giudicato, nel pieno rispetto della presunzione di innocenza.

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