Ad agosto le imprese della provincia hanno previsto 2.980 nuove attivazioni, in calo rispetto al 2024. Il bilancio trimestrale, però, ribalta il trend con una crescita dell’1,5%.
Il mercato del lavoro parmense rallenta in estate ma promette un rimbalzo nei mesi successivi. Secondo i dati del Sistema informativo Excelsior (Unioncamere e Ministero del Lavoro), ad agosto i nuovi contratti previsti dalle imprese si fermano a 2.980, in calo dell’1,7% rispetto allo stesso mese del 2024. Una flessione trainata dal crollo del settore primario (-56,3%) e dalle difficoltà dell’industria (-15,8%), con le costruzioni particolarmente penalizzate (-21,7%).
Diversa la fotografia del trimestre agosto-ottobre: il saldo complessivo previsto è di 12.740 nuovi contratti, pari a un incremento dell’1,5% rispetto allo scorso anno. A sostenere questa ripresa saranno soprattutto i servizi, con una crescita del 2,1%, trainati da alloggio e ristorazione (+27,7%) e commercio (+2,5%).
Restano in sofferenza invece agricoltura (-38,6%) e industria (-6,7%), mentre i servizi alla persona (-14,1%) e quelli alle imprese (-1,1%) continuano a mostrare segnali di debolezza.
Sul fronte della tipologia contrattuale, l’82% delle nuove attivazioni sarà a termine, mentre il 15% riguarderà contratti stabili (a tempo indeterminato o di apprendistato). Una quota significativa, il 32,3%, interesserà giovani under 30, in particolare nei settori tecnico-informatico, ingegneristico e gestionale, oltre che in ruoli legati alla cura estetica, alla logistica e alle vendite.