Parma, un arresto per droga: controlli straordinari della Polizia in centro

Doppio intervento al San Leonardo e in stazione: primi effetti dell’ordinanza del prefetto

di Tatiana Cogo

La Polizia di Stato di Parma mostra i primi effetti concreti dell’ordinanza del prefetto con servizi straordinari e arresti mirati.

Nel corso della serata, di ieri le Volanti, supportate dagli equipaggi del reparto prevenzione crimine di Reggio Emilia e dal nucleo commercio della Polizia Locale, hanno effettuato posti di controllo in tutto il centro città e nel quartiere San Leonardo. L’obiettivo: garantire una maggiore presenza della Polizia sul territorio e contrastare l’immigrazione clandestina. Complessivamente sono state identificate 95 persone.

Durante le operazioni, un cittadino marocchino di 29 anni, privo di documenti e inizialmente reticente, è stato accompagnato in Questura. Il giovane, irregolare sul territorio nazionale e con numerosi precedenti, è stato denunciato per falsa attestazione di identità e resistenza a pubblico ufficiale, e gli è stato notificato il divieto di stazionamento e allontanamento previsto dall’ordinanza prefettizia nr. 61301 del 17 settembre.

Sempre nel corso dei controlli, in stazione è stato fermato un cittadino albanese di 23 anni, senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale, coinvolto in una lite con un addetto alla sicurezza. Anche per lui è scattato il divieto di stazionamento, confermando come le nuove misure prefettizie stiano già producendo effetti concreti sul territorio.

I controlli straordinari proseguiranno nei prossimi giorni, con l’obiettivo di garantire sicurezza e legalità.

Infine nella mattinata di ieri, la Squadra Mobile ha eseguito un provvedimento di carcerazione nei confronti di un cittadino tunisino sessantenne, condannato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, classe 1965, è stato rintracciato all’ufficio Immigrazione della Questura, dove si era recato per regolarizzare la propria posizione sul soggiorno.

Il provvedimento era stato emesso il 21 gennaio 2025 dalla Procura della Repubblica di Brescia, per fatti avvenuti tra il 2012 e il 2018. L’uomo dovrà scontare 5 anni e 4 mesi di reclusione e pagare una multa di 20.000 euro. Al termine degli adempimenti è stato trasferito alla Casa Circondariale di Parma, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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