Parma celebra il micro-teatro: torna l’Insolito Festival con spettacoli di figura

Tre giorni di creatività tra oggetti, miniature sceniche e giovani talenti

di Tatiana Cogo

Un fine settimana, quello del 26, 27 e 28 settembre con una dedica a un formato scenico che si sviluppa a partire dall’eredità del Micro Macro Festival da cui l’associazione, curatrice di Insolito Festival, prende nome. Quei primi esperimenti, negli anni Ottanta, contribuirono a ridefinire il teatro di figura in chiave contemporanea e sono oggi un riferimento per chi continua a esplorare il linguaggio del teatro degli oggetti e delle miniature sceniche.

L’edizione 2025, dal titolo “Sobbarcarsi tutta questa fatica” – citazione dal romanzo La vegetariana di Han Kang – raccoglie l’eredità del Micro Macro Festival degli anni Ottanta, storica esperienza che ha ridefinito il linguaggio del teatro degli oggetti e delle miniature sceniche.

Il festival porta in scena quattro spettacoli che uniscono giovani talenti e autori più affermati, tra corti sperimentali e opere prime. La formula delle prime due serate è la stessa: alle 19 un corto di autori consolidati, in prima serata una proposta emergente, in due luoghi diversi della città.

Venerdì 26, alla Sala Santa Brigida, si apre con Spritz, corto erotico-politico-comico alcolico firmato Baladam B-side e Beatrice Baruffini. Protagonisti due bicchieri di spritz, che in un surreale aperitivo scoprono la loro misera esistenza e decidono di ribellarsi ai padroni-vampiri. Alle 21, sempre in Sala Santa Brigida, debutta Questo non è un amore di CrepaMuro: oggetti trasformati in personaggi – un capitano, una giovane prostituta, un mozzo pieno di speranza – raccontano una storia di non-amore, prevaricazione e sogni infranti, evocando scenari e immaginari sempre nuovi.

Sabato 27, al Wopa, Spritz apre nuovamente la serata alle 19, seguita dall’anteprima nazionale Gniancanabusía (ore 21) di Le Mòsine. Lo spettacolo prende spunto dalla storia di Clelia Marchi, contadina mantovana, e attraverso quattro voci, canti e pochi oggetti di scena, ricostruisce la durezza della vita rurale e le ingiustizie subite, trasformando biografia e memoria in narrazione teatrale.

Domenica 28, nella suggestiva cornice dell’Antica Farmacia San Filippo Neri, va in scena Sei sassolini ovvero il peso dell’ingiustizia di Micro Macro ets, per la regia di Riccardo Reina. La storia di un ragazzino che affronta l’ingiustizia dei padroni della sua terra si fruisce tramite cuffie wireless e micro-installazioni, creando un’esperienza immersiva per adulti e bambini dai 6 anni in su.

Le serate del 26 e 27 sono pensate per chi desidera seguire due spettacoli a un prezzo ridotto, mentre l’intero festival conferma la sua vocazione alla scoperta di nuove voci del teatro contemporaneo, valorizzando il confronto e l’incontro tra artisti.

Info e biglietti: da €5 a €10, in vendita online su www.vivaticket.com e www.micromacroets.com, o presso i luoghi di spettacolo un’ora prima, infoline 3271966873.

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