Il neoclassicismo italiano conquista Palazzo Reale di Milano grazie alla mostra “Appiani. Il Neoclassicismo a Milano”, inaugurata nei giorni scorsi e frutto di una collaborazione internazionale che coinvolge, tra le altre, il Louvre di Parigi, il Gran Palais e lo Châteaux de Malmaison. Un progetto che rappresenta un esempio concreto di come il dialogo tra istituzioni culturali possa valorizzare il patrimonio storico e artistico, un modello che guarda anche alla Reggia di Colorno.
«Partecipare all’inaugurazione della mostra dedicata ad Appiani ha un grande significato per la Provincia di Parma – commenta il presidente Alessandro Fadda –. L’esposizione è stata possibile grazie alla sinergia tra diversi attori, tutti mossi dall’intento di mettere a disposizione parte del proprio patrimonio. Questo percorso virtuoso può diventare un esempio per la valorizzazione della Reggia di Colorno».
Il percorso di collaborazione tra Colorno, Milano e Monza è iniziato lo scorso febbraio e si inserisce nell’adesione della Reggia di Colorno all’European Royal Residences, rete europea delle residenze reali. La mostra milanese non solo celebra Andrea Appiani, protagonista del Neoclassicismo e interprete della pittura tra Illuminismo ed età napoleonica, ma trasferisce parte delle opere originarie della Sala del Trono di Villa Carlotta, oggi integrate nel percorso espositivo permanente di Palazzo Reale, contribuendo a rafforzare l’identità del Palazzo come scrigno di arte e storia.
Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, sottolinea l’importanza di queste reti: «Guardiamo con interesse a un federalismo culturale con Colorno e Parma. La mostra, ponte tra Italia e Francia, mette in dialogo prestigiose istituzioni internazionali e dimostra come sia possibile valorizzare la storia con uno sguardo contemporaneo».
Promossa dal Comune di Milano e prodotta da Palazzo Reale, Civita Mostre e Musei, Electa e Mondo Mostre, la rassegna è curata da Francesco Leone, Fernando Mazzocca e Domenico Piraina, con la collaborazione della Pinacoteca di Brera, Villa Carlotta e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano.
L’evento conferma che le collaborazioni tra musei e residenze reali non solo ampliano l’offerta culturale, ma possono diventare strumenti strategici per la valorizzazione del patrimonio, trasformando città e luoghi storici in laboratori di cultura condivisa.