Cresce la tensione nella Bassa attorno al progetto per la realizzazione di una centrale a biometano in località Torricella. A sollevare la voce sono i cittadini, preoccupati per i possibili impatti ambientali e sulla salute, e il nuovo gruppo territoriale Bassa Parmense del Movimento 5 Stelle, che ha deciso di farsi portavoce delle istanze della comunità locale. Di seguito la nota ufficiale diffusa oggi:
Condividiamo le preoccupazioni dei cittadini di Sissa Trecasali e sosteniamo apertamente la loro battaglia.
È con questo spirito che il neonato gruppo territoriale “Bassa Parmense” ha partecipato all’assemblea svoltasi il 22 settembre scorso per esprimere contrarietà all’iniziativa della misteriosa società denominata BMET14 la quale ha intrapreso, senza le necessarie garanzie ambientali, l’iter autorizzativo per la creazione di una centrale a biometano in località Torricella.
Un progetto lacunoso e raffazzonato sotto molti aspetti che minaccia un territorio già martoriato dalla cementificazione con un ulteriore carico di consumo di suolo agricolo e di inquinamento, a causa del massiccio utilizzo di mezzi pesanti, oltre a portare con sé forti rischi per la salute e la sicurezza dei cittadini e per l’ambiente stesso.
Visto che le istituzioni locali, come il Comune che pure si è espresso all’unanimità contro questo progetto – senza distinzioni di colore politico – o la Regione che ha dichiarato di non poter opporsi ad alcuni meccanismi previsti dalle norme nazionali, si sono dichiarate quasi impotenti di fronte all’avanzare di questo scempio, abbiamo deciso di chiamare in causa direttamente i ministeri competenti (Ambiente, Agricoltura e Infrastrutture) attraverso un’interrogazione parlamentare presentata alla Camera dalla deputata emiliana Stefania Ascari.
Nel documento della nostra rappresentante in Parlamento si sottolinea in particolare la necessità che le istituzioni nazionali prendano sul serio le rimostranze dei cittadini ma non solo, essendo richiamata la nota redatta dal Consorzio del Parmigiano Reggiano a tutela delle produzioni agroalimentari Dop e Igp del territorio.
Nella speranza che in futuro l’interesse prevalente possa diventare solo e soltanto quello della salute dei cittadini e della tutela dell’ambiente, denunciamo insieme per voce dell’onorevole Ascari “Le pressioni sproporzionate da parte di grandi operatori industriali” a causa dell’assenza di strumenti chiari e vincolanti di pianificazione e chiediamo “misure per garantire che la transizione energetica non comprometta la sostenibilità sociale, ambientale ed economica dei territori interessati”.