Maria Federica Ubaldi, consigliere comunale di Civiltà Parmigiana e promotrice del progetto civico ‘ChiAma Parma’, ha depositato una mozione in cui chiede all’amministrazione di fare uno studio di fattibilità per superare l’attuale modalità di raccolta dei rifiuti ‘porta a porta’ adottando soluzioni tecnologicamente più avanzate e che non creino disagi ai cittadini.
“Pesaro, Verona, Mantova e Modena hanno già scelto di abbandonare il porta a porta in favore di modelli più efficienti e meno onerosi, ottenendo anche benefici sul decoro urbano e sull’igiene – spiega Ubaldi -“.
La mozione richiede in particolare uno studio di fattibilità per il centro storico, dove i disagi per i cittadini sono maggiori e cita Bologna come esempio di città che ha ridotto i costi pur migliorando la qualità del servizio.
Tra le soluzioni indicate nella mozione ci sono cassonetti intelligenti, dotati di sensori, sistemi di pesatura e telecamere per il riconoscimento dei materiali, e la raccolta stradale di prossimità, basata su contenitori tecnologicamente avanzati, con bocche di conferimento ampie e pedali per un uso igienico.
“Il porta a porta è un sistema di vent’anni fa, oggi obsoleto e problematico”, afferma Ubaldi, sottolineando l’urgenza di sperimentare nuovi modelli per garantire un servizio più efficiente e meno impattante per cittadini e operatori.
