Dalla Fondazione Cariparma in arrivo 44 milioni di euro per lo sviluppo dei territori della provincia

di Andrea Marsiletti

Il Consiglio Generale di Fondazione Cariparma ha approvato il Documento Programmatico Previsionale per l’anno 2026: 44 milioni di euro e 8 fondi filantropici. Nel 2026 nasce “Generare Futuro”, un nuovo strumento erogativo pensato appositamente per le amministrazioni comunali di Parma e Provincia, a supporto di nuovi processi di sviluppo per i territori.

Il terzo anno di attuazione del Piano Strategico pluriennale 2024-2027 vede Fondazione Cariparma sempre più impegnata nel raggiungimento dei suoi tre grandi obiettivi strategici: ridurre le disuguaglianze, rafforzare persone e istituzioni e accompagnare il territorio nei cambiamenti in atto.

Si confermano le linee d’azione Società e sfide per il welfare, Trasformazioni urbane e del territorio, Sviluppo del capitale umano e innovazione e Sostegno (R)Esistente, che saranno attuate attraverso i bandi 2026.

In particolare, attraverso la linea dedicata al Welfare, la Fondazione mira a ricomporre la frammentazione informativa e di conoscenze sul welfare locale, favorire la collaborazione e l’integrazione tra soggetti diversi del welfare, e sviluppare e rafforzare risorse e reti a supporto dei caregiver; la linea dedicata all’Innovazione prevede il supporto allo sviluppo di nuove conoscenze e competenze, la promozione di capacità di programmazione e progettazione dei beneficiari e la realizzazione di azioni di accompagnamento e di capacity building; con la linea dedicata alle Trasformazioni del territorio, Fondazione Cariparma vuole creare opportunità di coinvolgimento degli attori del territorio per superare visioni parziali e limitate delle trasformazioni in atto e sostenere progetti di rigenerazione urbana al servizio del benessere collettivo, infine, la linea d’azione Sostegno (R)Esistente ha l’obiettivo di sostenere quelle attività che svolgono un importante ruolo sociale nel territorio e desidera accompagnarle in un percorso di crescita e radicamento.

“Attraverso il Documento Programmatico Previsionale attuiamo, ogni anno, il Piano Strategico in corso, definendo gli strumenti e le risorse da mettere in campo. Il 2026 rappresenta per la nostra Fondazione un anno di grandi conferme: rinnoviamo, infatti, la volontà di agire come agenti trasformativi per innescare nuovi processi, che consentano al territorio di sperimentare soluzioni innovative. Guidati dai valori di trasparenza, innovazione ed efficacia, confermiamo l’approccio integrato ed intersettoriale con cui agiamo la nostra filantropia generativa e la metodologia proposta nel nostro Piano Strategico 2024-2027. Infine, siamo molto soddisfatti del percorso di accompagnamento che abbiamo portato avanti con i nostri beneficiari e che continueremo a percorrere insieme.” ha dichiarato Franco Magnani, presidente di Fondazione Cariparma.

Proprio sull’accompagnamento si è sviluppata la novità presentata nel DPP 2026, il fondo filantropico Generare Futuro: un nuovo strumento erogativo, sviluppato in collaborazione con Forum Disuguaglianze e Diversità e definito attraverso un processo di co-progettazione con i sindaci e le amministrazioni comunali di Parma e provincia. 
L’ascolto dei bisogni, delle visioni e delle disponibilità di tutti i Comuni, a partire dal capoluogo, è stato, infatti, la base del processo di sviluppo del nuovo strumento.
Rafforzare l’equità territoriale, facilitare i processi trasformativi co-costruiti con le comunità locali, superare le barriere sistemiche e rendere sempre più accessibili le opportunità di Fondazione Cariparma, costruire un’infrastruttura stabile di apprendimento e decisione condivisa e orientare le future erogazioni verso impatti durevoli e inclusivi, sono gli elementi centrali del lavoro condotto da Fondazione Cariparma, partito lo scorso luglio con una prima attività analitica e portato avanti anche durante l’autunno con laboratori pratici e incontri territoriali.

“I processi di sviluppo non seguono mai una linea continua: sono fatti di accelerazioni, di innovazioni, di cambiamenti improvvisi. E tendono quindi a produrre disuguaglianze. Ma le disuguaglianze, oggi cresciute ovunque in modo impetuoso, sono il frutto di distorsioni sistematiche, di politiche errate, che vanno contrastate e modificate. Quando intere aree territoriali si trovano ai margini della vita economica e sociale, significa che si sono indebolite le capacità interne di generare sviluppo e partecipazione democratica, che si è creato un circolo vizioso. In questi casi è fondamentale una spinta dall’esterno che dia spazio e coraggio e coesione alle energie civiche e imprenditoriali e sociali locali. È compito delle autorità pubbliche farlo. Ma un contributo importante può arrivare dalle organizzazioni del privato sociale e dalle fondazioni bancarie, una ricchezza italiana profondamente radicata nei territori. Non si tratta, però, di fornire solo risorse economiche, ma di promuovere impegno e visione per sbloccare situazioni di stallo. È questo il ruolo a cui ho visto mirare Fondazione Cariparma: favorire nei territori l’innesco di processi di cambiamento attraverso strategie che si prefiggano obiettivi di miglioramento verificabili”. Fabrizio Barca, Co-coordinatore del Forum

Disuguaglianze e Diversità

Lo strumento, che sarà attivato durante il corso del 2026, prevede uno stanziamento di 12 milioni di euro, dedicati interamente all’attivazione di processi di sviluppo.

Il Forum Disuguaglianze e Diversità

Il Forum Disuguaglianze e Diversità è un’alleanza culturale e politica autonoma che riunisce il mondo della ricerca a quello delle organizzazioni di cittadinanza attiva, nata nel 2018 e ispirata all’articolo 3 della Costituzione Italiana. È un luogo originale che mette insieme saperi di mondi diversi, organizzazioni di cittadinanza attiva e ricerca, prassi e teoria, sperimentazione e aspirazione sistemica, ed elabora politiche pubbliche e azioni collettive volte a ridurre le disuguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento, promuovere la giustizia sociale e ambientale e modificare il senso comune.

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